GENOVA - "Aprire il dibattito pubblico per acquisire le opinioni di chi ha interesse nella materia" questa la soluzione di Daniele Ricciardi, presidente associazione dei responsabili unici del progetto Assorup che ha organizzato un convegno con al centro il tema delle concessioni balneari. "È fondamentale che la pubblica amministrazione prenda posizioni contemperando tutte le persone in gioco. Il ruolo del Rup è quello di chi deve farsi carico di capire quali sono le parti in causa, quali quelle da tutelare e in quale indirizzo deve andare l'interesse pubblico" spiega Ricciardi. Un caos, quello delle concessioni balneari, che ha portato diverse realtà locali a prendere decisioni. Nel mentre, visto l'enpasse, è arrivato il Consiglio di Stato che ha confermato la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre 2023, obbligando le amministrazioni a disapplicare eventuali deroghe al 31 dicembre di quest’anno.
Il Comune di Genova ha pubblicato le regole per riaffidare le concessioni balneare in base alla legge 118/2022 del governo Draghi. In assenza del decreto attuativo previsto, che avrebbe dovuto disciplinare dei criteri nazionali sui bandi ma che il governo Meloni non ha approvato, l'amministrazione del capoluogo ligure ha deciso le regole in autonomia. La scadenza a Genova è stata prorogata di un anno rispetto alla scadenza del 2023 ma la sentenza del Consiglio di Stato riapre l'incertezza.
"Quello delle concessioni è un tema che deve essere affrontato con serietà giuridica e tecnica - spiega l'assessore al Demanio di Palazzo Tursi Mario Mascia -. Abbiamo prorogato i termini, questo ci ha consentito di garantire la stagione alle imprese balneari. Entro il 15 luglio possono essere presentate le progettualità. Abbiamo stabilito le linee guida che devono considerare l'accessibilità alle spiagge con particolare attenzione alle persone con disabilità, la transitabilità della battigia e la fruibilità del mare da parte di tutti, la conformità delle strutture balneari alle norme edilizie e paesaggistiche con la possibilità di partecipare alle opere a difesa del litorale non solo nelle aree della futura concessione ma anche in quelle delle spiagge libere. Ci sarà una procedura di evidenza pubblica per permettere la comparazione tra le diverse progettualità con dei criteri già predeterminati".
Tra le linee guida c'è anche il tema dell’indennizzo economico che l'eventuale concessionario subentrante dovrà riconoscere al concessionario uscente, nel caso in cui la procedura selettiva veda prevalere un nuovo gestore. Gli attuali concessionari chiedono venga previsto un indennizzo economico a carico dell’eventuale subentrante. Al momento non esistono delle linee guida nazionali sugli indennizzi ai balneari e quello di Genova è uno dei pochi Comuni ad averle stabilite.
L'assessore alla Promozione turistica del Comune di Genova Alessandra Bianchi commenta: "Questa è una tematica che ci sta a cuore, il nostro è un territorio che si sviluppa molto nella parte costiera e il mare è una componente turistica importantissima. Certamente il sovrapporsi di normative sommato a delibere locali ha creato confusione. Serve una progettualità seria perché ci sono tante famiglie che ci lavorano".
La conferenza è stata l'occasione per presentare una 'patente' dei responsabili unici del progetto negli appalti pubblici (Rup) per certificare gli oltre 160mila tra funzionari e dirigenti della pubblica amministrazione che sono impegnati a gestirli in Italia.