Il senatore del M5S Luca Pirondini interviene sul dibattito aperto da Primocanale sulla Gronda di Genova.
"La promettono da anni, ben sapendo che non verrà mai realizzata. Due giorni fa, il Viceministro Rixi ammette candidamente che le difficoltà per realizzare la Gronda sono di natura economica. Per capirci meglio, i soldi non ci sono e i costi sono addirittura raddoppiati. Adesso, avrei gioco facile a dire “Noi lo avevamo detto”, e infatti lo faccio: noi lo avevamo detto!
Da anni il M5S dice che continuare a parlare del vecchio progetto della Gronda (rispetto al quale eravamo e rimaniamo fortemente contrari) è un’inutile perdita di tempo, visto e considerato che è ormai un progetto vecchio, costosissimo e tragicamente impattante dal punto di vista ambientale considerati i chilometri di scavo necessari in montagne con presenza di rocce amiantifere. Peraltro, la nostra posizione non è mai stata quella che le cose andassero bene così, anzi. Infatti, abbiamo proposto un progetto alternativo più veloce, meno costoso, con un minor impatto ambientale e un migliore flusso di traffico. Un progetto che parte dal raddoppio, anche immediato, dell’A7 ma che prevede una revisione dell’altro tratto oggettivamente, adesso anche secondo Rixi, irrealizzabile per molti motivi.
In questi anni avremmo potuto lavorare seriamente a un progetto alternativo che aiutasse davvero il porto e migliorasse la viabilità. Il centrodestra, invece, ha preferito per anni prendere in giro i liguri:” Basta una firma dal 2019 per avviare l’opera” (Rixi, 27 luglio 2022); “Se la Gronda è ferma dobbiamo ringraziare il M5S” (Rixi, 19 settembre 2022); o addirittura il capolavoro targato Toti-Rixi, sempre del 2022, “Gronda ferma, colpa loro. Hanno le idee confuse”. Aggiunse Toti, parlando della contrarietà del Presidente Conte rispetto al vecchio progetto:” La proposta politica di Conte assomiglia a Cetto La Qualunque… un qualcosa molto vicino al voto di scambio”. A quanto pare, il tempo ha portato a galla la verità. Sulla Gronda e non solo."