GENOVA - Uno stanziamento di 15 milioni di fondi europei per l'inserimento o il reinserimento lavorativo di mille soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione ed emarginazione sociale. È l'obiettivo di 'Abilità al Plurale', il bando della Regione Liguria alla terza edizione, che permetterà di finanziare progetti finalizzati allo sviluppo di abilità e all'inserimento occupazionale delle fasce più deboli. Le attività spazieranno dall'orientamento alla formazione, compreso l'insegnamento della lingua italiana per gli stranieri, dal tutoraggio ai tirocini, dalle borse lavoro fino ai bonus assunzionali.
"Un provvedimento significativo che si rivolge alle fasce più deboli e disagiate - commenta l'assessore regionale alla Formazione Marco Scajola -. Tra le priorità dell'amministrazione regionale fin dal 2015 abbiamo inserito quella di non lasciare nessuno indietro e 'Abilità al Plurale' lo dimostra ancora una volta. Rispetto alla seconda edizione abbiamo aumentato la disponibilità economica per le azioni finalizzate all'inserimento lavorativo, da 10 a 15 milioni di euro, e ampliato la platea di possibili destinatari riducendo l'età minima da 18 a 16 anni. Siamo convinti di poter dare un contributo concreto a tante persone, oltre mille quelle stimate, che vivono o hanno vissuto difficoltà ad acquisire competenze tali che consentano loro di avere nuove possibilità di inserimento lavorativo e sociale".
I destinatari saranno disoccupati, inoccupati e inattivi con oltre 16 anni d'età ricompresi in cinque diverse aree di disagio sociale: disabilità psichica, fisica e sensoriale; immigrati, richiedenti asilo, donne vittime di violenza; soggetti affetti da dipendenze; soggetti in esecuzione penale ed ex detenuti; persone inquadrate nei fenomeni di nuova povertà, senza fissa dimora, prive di dimora o di titolo di studio.