GENOVA - Sono i sorrisi dei migliaia di bimbi e ragazzi con disabilità a ripagare i giostrai del Summer Park: a Ponte Parodi, dopo il successo invernale che aveva registrato più di 4000 partecipanti, il Summer Park Genova ha deciso di replicare il giorno di apertura dedicato alle persone con disabilità: ottanta attrazioni del luna park aperte esclusivamente e gratuitamente per le persone con disabilità e i propri accompagnatori.
Velocità ridotta e grande attenzione alle tante famiglie che si sono ritrovate grazie all'idea - nata 19 anni fa di Nadia Superina, coordinatrice dell’evento, che negli anni ha visto partecipazioni anche da fuori regione. "Chi fa il nostro lavoro – prosegue Riccardo Claudi, portavoce dello staff organizzativo del Summer Park – è sempre più che attento alle esigenze delle famiglie e, da sempre, ha un’attenzione in particolare verso la solidarietà e verso chi, tutti i giorni, potrebbe aver difficoltà a divertirsi tra le attrazioni di un luna park. È un’emozione unica far provare a loro la gioia di salire sulle tante attrazioni in una situazione di tranquillità e di sicurezza".
A testimoniare la bellezza e la gioia per questa iniziativa è Gabriele, figlio di Nadia, che ogni volta è sempre presente e pronto a trascorrere qualche ora in serenità. "Per me è sempre una giornata bellissima, un'occasione per incontrarmi con tanti amici, e vorremmo soltanto più giornate come queste". Un appello condiviso anche dai genitori che sono felici per queste iniziative, in una città che si sta pian piano trasformando per diventare più inclusiva.
Ed è anche per questo motivo che l'amministrazione si è impegnata per rendere possibile il Summer Park, come ricorda l’assessore al Commercio Paola Bordilli, "anche nell'edizione Summer abbiamo voluto dare continuità a un legame ormai consolidato e alla volontà di unire sempre più il Parco divertimenti con le persone della nostra città".
Adesso si punta a strutturare di più sia questi due appuntamenti per il luna park, tradizionalmente il luna park itinerante più grande in Europa, sia a riuscire ad ottenere in maniera permanente quest'area molto ambita all'interno del porto di Genova per poter organizzare manifestazioni, eventi e portare qui la movida dei giovani.