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Attualità

In Val di Vara il 40% della popolazione è anziana e, a volte, con una sola pensione a reddito. Gli aumenti comporteranno tagli a spese di prima necessità
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di Emanuela Cavallo
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LA SPEZIA - "L’osservatorio sulle nuove povertà energetiche stima che il 10% della popolazione avrà difficoltà a far fronte al caro bolletta -. Spiega la segretaria generale di Spi Cgil la Spezia Laura Ruocco -. In questa percentuale si colloca un’ampia fascia di cittadini pensionati che non sono in grado di affrontate gli aumenti".

"In provincia di Spezia il tasso demografico, come nel resto della Liguria, è molto alto -. Prosegue Ruocco -. La percentuale delle persone anziane è del 27% con punte del 40% in Val di Vara. Abbiamo tanti ottantenni donne che vivono da sole e vivono con la sola pensione di reversibilità di 700/800 euro. E’ stata stimata un aumento di spesa annuale di 1500 euro per fronteggiare le sole bollette di gas e luce. Il costo dell'energia assorbirà più di una mensilità dell'assegno pensionistico medio. Il rischio è che gli anziani siano costretti a tagliare spese di prima necessità come le cure mediche, il riscaldamento o le stesse spese alimentari".

"Questa si chiama povertà energetica e si sta sempre di più diffondendo. La pandemia ha creato una forte diseguaglianza, lo testimonia anche l’emergenza sfratti in aumento nel territorio spezzino denunciata da Caritas e Sunia. Come Spi Cgil siamo a disposizione dei cittadini con una ventina di sedi sul territorio dove i volontari prestano sostegno alle persone e stimolo agli enti locali per poter intervenire nei casi riscontrati di difficoltà economica" conclude la segretaria di Spi Cgil La Spezia Laura Ruocco.

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