Un nuovo arrivo, ma soprattutto un ritorno, questa volta in un ruolo chiave per il futuro de Il Secolo XIX battente bandiera Msc. Dal 29 settembre il quotidiano avrà un nuovo proprietario (ufficiosamente noto dalla fine di marzo) e un nuovo direttore, Michele Brambilla. Ma è per il ruolo di direttore generale che arriva ieri la conferma di un nome ben noto negli ambienti dell'editoria, quello di Maurizio Introna, già numero uno della concessionaria pubblicitaria del quotidiano prima del passaggio al gruppo Gedi. Introna, genovese, si appresta a diventare il vero uomo chiave del nuovo corso, al fianco dell'amministratore delegato Simone Gardella, manager di fiducia del gruppo Msc, genovese pure lui e all'esordio nel mondo dei media. Decennale invece l'esperienza di Introna, che dal 2016 ricopriva un ruolo manageriale di primo piano in Sesaab, gruppo editoriale con sede a Bergamo e attivo in tutti il Nord Italia nel settore dei media locali. Introna torna con un ruolo davvero di primissimo piano. Sarà lui che dovrà strutturare il gruppo editoriale e gestire la parte commerciale e l'acquisizione pubblicitaria, impegno che lui ben conosce essendo stato fino a otto anni fa direttore generale della concessionaria Manzoni. Dunque Introna conosce bene sia Genova che il suo storico quotidiano.
Intanto, avevamo anticipato, arriva la conferma ufficiale di Michele Brambilla nuovo direttore del Secolo XIX scelto da Blu Media neocostituita società, controllata dal Gruppo MSC, che acquisirà la testata Il Secolo XIX del Lunedì», e quelle collegate «The MediTelegraph», «L’Avvisatore Marittimo», «Giornale del Ponente Ligure» e «l’Automazione Navale Tecnologie per il Mare & Trasporti» il prossimo 29 settembre.
Brambilla, 65 anni, con alle spalle una lunga esperienza con molti incarichi tra i quali la direzione della Gazzetta di Parma e la vice direzione de La Stampa, Libero e Il Giornale. Brambilla è anche scrittore tra i suoi libri più conosciuti "L'eskimo in redazione" dove ricostruisce gli anni di piombo all'interno dei quotidiani. Giornalista definito dai colleghi "sicuramente moderato" e cattolico praticante e impegnato anche nel movimento Comunione e Liberazione, con ottimi rapporti con il mondo della politica e in particolare con quei centristi impegnati nel sociale. E allora tra i suoi libri ricordiamo anche "Penso a Dio qualche volta di notte".