GENOVA - Musica troppo alta alla festa di compleanno del figlio sedicenne. È scontro tra l'infettivologo genovese Matteo Bassetti e l'assessore alla Polizia Locale Sergio Gambino dopo il video che il professore ha postato sul suo profilo Instagram in cui denuncia una multa secondo lui immotivata per aver avuto la musica "troppo alta" alle 23:30 di sera.
L'accusa
Il Prof. Bassetti ha ripreso e poi postato sui social l'intervento della Polizia Locale. Secondo l'infettivologo in strada non ci sarebbe stato nessuno e il volume della musica sarebbe stato consono alla serata, anzi "leggerissima". Il professore ha poi accusato la Locale di seguire la "regola dei forti coi deboli e dei deboli coi forti" chiedendo in modo ironico se lo stesso tipo di trattamento sarebbe stato intrapreso anche nei vicoli. A quel punto ha aggiunto quello che secondo l'assessore del Comune di Genova Sergio Gambino sono "gravi accuse sulla gestione della sicurezza in città".
La replica dell'assessore
"Voglio rassicurare il prof. Bassetti e tutti i cittadini che la Polizia Locale opera con equità e professionalità in ogni quartiere, senza distinzioni. L’intervento è avvenuto a seguito di un esposto in cui si lamentava l’impossibilità di riposo a causa del volume elevato della musica - specifica Gambino -. La chiamata è giunta alla sala operativa della Polizia Locale alle 23.38 e gli agenti sono giunti sul posto a mezzanotte. Dopo aver verificato da dove provenisse la musica, gli agenti hanno citofonato più volte senza esito poiché il volume dell’impianto sovrastava il suono del campanello. L’ingresso è stato possibile solo a seguito della mediazione di un partecipante alla festa che si trovava nel giardino. Come da regolamento, è stato chiesto di limitare il rumore anche a fronte della presenza di una casa di riposo adiacente alla villa. Il prof. Bassetti ha reagito inveendo contro gli agenti e screditando il corpo della Polizia Locale nel video che tutti possiamo vedere".
È stato dunque applicato l’istituto dell’ammonimento di cui all’art 3bis del Regolamento di Polizia Urbana in combinato disposto con l’art. 33 comma 3 dello stesso che reca il divieto di disturbo e che impone di cessare la molestia prima di incorrere in una sanzione in caso di rifiuto, spiegano dalla centrale operativa.
"Quanto da lui affermato non solo può creare tensioni verso gli agenti e percezioni falsate, ma è anche estremamente scorretto a livello operativo - continua Gambino -: per quanto riguarda il centro storico a cui si fa riferimento nel video, infatti, la Polizia Locale ha intensificato i controlli per garantire sicurezza e decoro. Solo nell'ultima settimana, sono stati effettuati numerosi interventi che hanno portato all'arresto di quattro persone per furto e tentato furto, oltre a due arresti per spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, sono state installate oltre mille telecamere proprio per monitorare al meglio l’intera zona”.