GENOVA - Aumentano ancora gli sfratti a Genova. Nel 2024 sono infatti il 18% in più le richieste arrivate sul banco del Tribunale rispetto a quelle del 2023, che avevano già registrato un aumento di oltre il 20%.
Una crisi che non sembra fermarsi e che anzi, vede sempre più persone a rischio di non avere più un tetto sopra la testa. A elaborare i dati del Ministero dell'Interno è Bruno Manganaro, segretario del sindacato Sunia di Genova.
Richieste di sfratti e sfratti esecutivi
E mentre le richieste in fase giudiziaria aumentano, quelle di sfratto esecutivo, ovvero le ordinanze di convalida dello sfratto emesse dal giudice, diminuiscono. Ma non è un segno che si può interpretare in modo positivo: "Quest'anno le richieste esecutive sono 1600, meno dell'anno scorso sì, ma bisogna mettere in conto che nel 2023 quello stesso dato aveva visto un aumento del 300%".
La situazione negli anni precedenti e l'aumento del 300%
L'anno scorso infatti, erano state 4.720 le richieste di esecuzione in Liguria, di cui 2.471 a Genova e 747 eseguiti nel capoluogo, per un aumento del 292,22% rispetto al 2022. "La maggior parte di questi sfratti - continua Manganaro - sono per morosità incolpevole causata da una stagione di crisi economica, aumenti dei prezzi, inflazione fuori controllo, redditi precari e insufficienti". Situazioni complesse in cui bisogna anche mettere in conto la parte del proprietario, a cui spesso viene creato un grosso danno.
Il caso di "nonna" Armanda a Castelletto
L'ultimo caso di sfratto saltato agli onori della cronaca è stato quello di nonna Armanda, una donna malata di 90 anni che vive insieme alla figlia in via Crocco, a Castelletto. Per lei le associazioni erano scese in piazza, per fermare lo sfratto. A placare la situazione l'intervento del Comune che aveva trovato un accordo con i proprietari, una coppia di professionisti genovesi. L'amministrazione ha infatti acconsentito a fornire sostegno economico al nucleo in difficoltà attraverso il fondo per morosità incolpevole ed emergenza abitativa.