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Attualità

2 minuti e 16 secondi di lettura
di F.M.

Una lettera aperta destinata ai candidati alla presidenza della Regione Liguria per chiedere di pensare come far sì che parte del gettito del porto di Genova possa rimanere sul territorio e investito per il rilancio e lo sviluppo dello stesso. A scriverla sono imprenditori, economisti e personaggi legati all'economia del mare e non solo.

"È un fatto noto che il solo porto di Genova generi un gettito fiscale di circa 9 miliardi di euro all’anno, circa un terzo di tutta l’IVA dovuta alle importazioni, come frutto di attività che comportano per il territorio un peso, e problemi di congestione e usura delle infrastrutture che sono sotto gli occhi di tutti. V'è dunque una "specificità genovese", rintracciabile nel corso dei secoli, dovuta al fatto che la ricchezza arriva in buona parte dal mare. Tuttavia, al giorno d'oggi, solo una quota minima di queste risorse resta sul territorio, che sopporta pertanto una servitù a beneficio dello Stato senza ricevere stabili contropartite in cambio.

È certo che negli ultimi anni lo scalo e la città hanno ricevuto somme ingenti per rimediare al loro ritardo infrastrutturale; non bisogna però dimenticare il recente passato, in cui tale ritardo ha assunto dimensioni drammatiche, né far finta di non vedere che i pur considerevoli trasferimenti di questi anni non saranno sufficienti a redimere la città dal suo isolamento e dal declino.
Perché ciò avvenga si rende necessario un investimento prolungato e strutturale a favore del territorio, per finanziarne lo sviluppo e riportarlo alla pari con le zone più dinamiche del Paese, facendo beneficiare, in definitiva, i conti dello Stato di un ritrovato dinamismo di uno dei vertici dell'antico triangolo industriale.

Diverse volte negli anni si è parlato dell’idea di trattenere una parte delle entrate fiscali generate dal Porto. Un meccanismo “automatico” è probabilmente impossibile da applicare per ragioni di uniformità con gli altri scali, è però possibile presentare le ragioni sopra descritte e avviare un discorso con le autorità centrali, seguendo la stessa logica e perseguendo lo stesso fine, ossia quello di ottenere trasferimenti annuali pari a una quota del gettito fiscale generato dal Porto. Superato il vincolo formale, si tratta di una pura volontà politica.

I firmatari di questo documento chiedono pertanto ai candidati degli schieramenti che si contenderanno il 27 e 28 ottobre il governo della Regione, di impegnarsi, nel caso fossero eletti Governatori, a chiedere l’apertura di un tavolo di discussione con le autorità centrali, per ottenere, come compensazione del peso sopportato dal territorio a beneficio del Paese, quel flusso consistente e stabile di risorse, necessario a completare il processo di rilancio di Genova e della Liguria".

Acquarone Andrea
Barberis Mauro
Biolè Filippo
Botta Giampaolo
Cavo Alessandro
Conti Maurizio
Cuocolo Lorenzo
D'Aste Titta
Duci Gian Enzo
Fera Stefano
Giachero Andrea
Maresca Maurizio
Massardo Aristide
Maugeri Massimo
Merella Arcangelo
Montanari Giacomo
Montoli Marco
Pessina Paolo
Rossi Maurizio
Spalla Giovanni
Stagnaro Carlo