LIGURIA - Rispetto all'anno scorso cala il numero di incidenti sul lavoro in Liguria. Secondo i dati Inail aggiornati a luglio si sono registrate 11.282 denunce d'infortunio: di queste 9.259 sono avvenute al lavoro mentre le 2.024 mentre ci si recava sul luogo di lavoro. Numeri che fanno registrato un lieve calo rispetto all'anno scorso. In questa domenica 13 ottobre si celebra la 74° Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.
In Liguria la situazione è comunque migliore rispetto ad altre regioni. Secondo il report Vega insieme a Veneto e Marche la Liguria rientra nella zona bianca, dove cioè l'incidenza di infortuni è inferiore rispetto alla media (Leggi qui). Ma se si considerano gli infortuni mortali la Liguria sale in zona gialla insieme a Lombardia, Toscana e Piemonte.
Secondo i dati dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro in Liguria si registrano da inizio anno 3 vittime in provincia di Genova, 3 in provincia della Spezia, 2 in provincia di Imperia e una in provincia di Savona. In tutto nove vittime da inizio dell'anno.
"La sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana. Garantire condizioni di lavoro sicure significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona, perché il lavoro è luogo di crescita e realizzazione personale e non può costituire un rischio per la propria incolumità" ha commentato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato all'Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro.
Il settore dove si registra il maggior numero di infortuni sul luogo di lavoro è quello delle costruzioni. Proprio per questo da ottobre è stata introdotta la patente a crediti che permette una maggior controllo delle realtà che operano nell'edilizia (Leggi qui).
A livello nazionale poi cresce il numero di lavoratori stranieri che subiscono infortuni: nel 2023 la percentuale era del 25,3%, nel 2024 è del 34,1% contro il 13,3% di italiani (percentuale pressoché invariata).
"Oggi ricordiamo tutte le persone che hanno perso la vita in quelle tragedie che potevano e dovevano essere evitate - commenta Luca Maestripieri, segretario generale della Cisl Liguria -. Oltre agli incidenti bisogna anche ricordare il tema della salute, c'è chi si è ammalato per condizioni insalubri sui posti di lavoro. Il cordoglio va bene ma non basta, bisogna investire in azioni concrete. Serve prevenzione, servono controlli e formazione, serve educazione fin dalle scuole. Poi bisogna contrastare le tante pressioni a cui le persone che lavorano sono sottoposte come l'eccessiva fretta, la ricerca sempre più affannosa del profitto, il concetto deleterio che la sicurezza è un costo e non un investimento. Sono tutte situazioni che contribuiscono, e talvolta sono la causa diretta, al verificarsi di incidenti a persone che non tornano più a casa" conclude Maestripieri.