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GENOVA - Si è svolta a Genova l'urban downhill. A sfidarsi i migliori rider al mondo in una gara di velocità tra creuze e caruggi, tra i palazzi dei Rolli, dai Forti fino al mare. Un evento che rientra nel programma di Genova Capitale Europea dello Sport. Tantissimi i genovesi che si sono gustati la competizione che ha caratterizzato questa domenica di ottobre.

Si è trattato della tappa finale dell'edizione 2024 di Red Bull Cerro Abajo, la prima di sempre lontano dal Sudamerica. In vent'anni infatti non aveva mai superato i confini del continente latino-americano. La conformazione del capoluogo ligure è ritenuta perfetta per mettere alla prova i rider più forti del panorama internazionale che dovranno sfidarsi in una prova capace di tirare fuori il meglio del loro talento, tra salti e acrobazie incredibili.

Lanciandosi fra caruggi e creuze, che congiungono le montagne al mare conferendo a Genova il suo inconfondibile e affascinante profilo urbanistico, i rider hanno percorso i 2 km del tracciato raggiungendo velocità anche di 80 km/h.

Quella di Genova è stata l’ultima delle classiche tre tappe. Le prime due dell’edizione 2024 sono state disputate a marzo: la prima a Valparaìso, con la vittoria del brasiliano Lucas Borba, e la seconda a Guanajuato, in Messico, vinta dal colombiano Juanfer Vèlez. Uno dei rider italiani è ligure. Parliamo del sanremese Loris Revelli che per la prima volta ha preso parte al Red Bull Cerro Abajo. Nato a Sanremo nel 1997, è stato campione italiano élite DH nel 2019 e campionato italiano enduro nel 2020, poi 3º all'europeo DH nel 2017 e 4º al campionato europeo DH nel 2023.

La mappa della gara 

La partenza dei 2,2 km di percorso è stata posizionata sul Monte Peralto, dalla terrazza della funicolare del parco noto oggi come Righi, in Largo Caproni. Neanche il tempo di godersi il panorama che, lungo una discesa emozionante, si segue il tracciato delle "Mura Nuove", costruite nel XVII secolo e seconde per lunghezza solo alla Grande Muraglia Cinese.

Un primo salto ha portato i rider nella creuza di Salita Superiore San Simone, dando il via a un susseguirsi di scalinate più o meno scoscese e curve strettissime fin quando, in Salita Emanuele Cavallo (soprannominata "salita dell'agonia" per la sua ripida pendenza), ad attendere gli atleti c'è stato un hairpin mozzafiato.

Il percorso è continuato sulla circonvallazione a monte, proseguendo fino alla celebre spianata di Castelletto. Poi si è sceso verso Corso Carbonara, dove i rider si sono confrontati con un wall-ride estremo, prima di svoltare per Vico dell’Incarnazione, nelle vicinanze di Piazza dietro ai Forni, dove la gara è giunta al termine, proprio nei pressi di Largo della Zecca (dopo aver affrontato 279 metri di dislivello totale).

 

 

 

 (Credit foto: Gabriele Seghizzi/Red Bull Content Pool)