GENOVA-Hanno dovuto rimandare il matrimonio di qualche mese, a volte di un anno, ma la voglia di sposarsi in Liguria non è mai finita, soprattutto per i liguri già convolati a nozze almeno una volta. Secondo i dati Istat la regione è infatti la seconda in Italia per numero di divorzi e secondi matrimoni.
La pandemia, infatti, ha colpito in maniera meno pesante i secondi matrimoni che, nel 2020, sono stati 27.098, il 28,6% in meno dell'anno precedente. La Liguria si piazza al top della classifica, solo dietro alla Valle d'Aosta. Di tutti i liguri che decidono di sposarsi il 40,6% sono coppie in un cui almeno una persona, sposa o sposo, sono già state coniugate.
Chi ha scelto di 'dire sì' per la seconda volta decide di uscire dal canone classico e tradizionale del matrimonio italiano. Secondo la wedding stylist Lisa Barsotti, bisogna dire addio al solito abito bianco, lancio di riso e parenti che attendono in eterno l'arrivo degli sposi per dare inizio al rinfresco: "Sono più intimi nel senso che molto spesso ci sono presenti anche le famiglie allargate nate dal precedente matrimonio, ma per il resto si allontanano molto dalla tradizione e dalla rigidità della prima cerimonia.
"Molte delle persone che hanno già affrontato un divorzio e decidono di risposarsi adesso sono più avanti nelle loro carriere e possono permettersi una cerimonia più in grande e costosa".
La tipologia più frequente è comunque quella in cui lo sposo è divorziato mentre la sposa è nubile, sono 8.528, l'8,8% dei matrimoni celebrati nel 2020. Seguono le celebrazioni in cui entrambi gli sposi sono divorziati (8,5%) e quelle in cui la sposa è divorziata e lo sposo è celibe (7,4%). Non solo divorziati però, rispetto al 2019 l'unica tipologia in lieve crescita è quella tra vedovi e divorziate (+2%). I matrimoni successivi al primo sono più diffusi dove si registrano i tassi di divorzio più elevati, quindi nelle regioni del Nord e del Centro. Le percentuali più alte di matrimoni con almeno uno sposo alle seconde nozze sul totale delle celebrazioni si osservano in Valle d’Aosta, Liguria, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte. Le incidenze più basse si rilevano, invece, in Campania (15,3%), Calabria (15,9%), Sicilia (16,0%) e Basilicata (18,7%).
Completamente diverso anche come viene vissuta la liturgia: "Sono delle vere e proprie feste, solitamente mi chiedono eventi che possono passare da cerimonie a 'party' velocemente. Una delle richieste che ricevo spesso è quella di avere l'open bar. Principalmente le seconde nozze sono di coppie che vanno dai 40 ai 50 anni, non faccio quasi mai eventi per persone più in sù con l'età. Probabilmente quando si arriva ai 70 spesso si sceglie di prendere una pizza per festeggiare."
Non c'è una 'location' preferita, tutta la regione sembra essere un'ottima scelta per convolare a nozze, soprattutto per chi percorre questa strada per la seconda, la terza e a volte per la quarta volta: "La Liguria è anche una delle mete preferite degli anglosassoni, adorano lo stile italiano con il nostro cibo e il nostro vino mixato con quello british che possono trovare con i giusti stylist."