GENOVA - Il dato è emblematico: dopo Milano e Roma, Genova è la terza città dove la differenza di reddito medio tra italiani e stranieri è più marcata. Secondo i dati elaborati dalla Fondazione Leone Moressa su quelli pubblicati dal Ministero delle Finanze gli immigrati che lavorano a Genova e provincia percepiscono un reddito medio annuale di 14.680 euro. Si tratta del valore più basso tra le grandi città del Nord Italia.
Ma anche se si considerano tutte le città del centro-Nord, Genova si colloca agli ultimi posti. Nel Nord solo la provincia di Verbano-Cusio-Ossola, quella di Ferrara e quella Rimini segnano valori di reddito più bassi rispetto a Genova, ma di pochissimi: rispettivamente 14.550 euro all'anno Verbano-Cusio-Ossola, 14.510 Ferrara e 14.120 Rimini. Se si allarga lo sguardo al centro Italia valori più bassi si registrano nel Lazio, a Terni e nelle toscane Grosseto e Livorno.
E poi ci sono le tasse che versano allo Stato italiano. In tutta la Liguria si parla di una cifra che si aggira sui 334 milioni all'anno di Irpef. Se ci si concentra solo su Genova e la sua area metropolitana il dato è di 217 milioni di euro Irpef.
Ma quanti sono gli imprenditori stranieri a Genova e provincia? In tutto, secondo i dati elaborati dalla Camera di Commercio Venezia Rovigo sono 16.161. In tutto in Liguria gli imprenditori stranieri sono 28.688. In provincia di Genova rappresentano il 15% del totale degli imprenditori. Altro dato che viene alla luce è quello dell'andamento degli ultimi dieci anni.
Nel 2013 la popolazione straniera a Genova era composta da 47mila persone, oggi da oltre 60mila. In questi dieci anni gli imprenditori stranieri a Genova sono aumentati del 45% a fronte di una perdita di imprenditori italiani che ha visto un calo del 12,6%. In poche parole, sono incrementate le aziende o attività gestite da stranieri e sono calate quelle di italiani. Solo Milano, Bolzano e Rieti fanno segnare incrementi maggiori in Italia.
Ma non solo: tra le prime 10 province italiane per incidenza di imprenditori stranieri due sono liguri con Genova che si piazza al sesto posto e Imperia addirittura al quarto. Per quanto riguarda le tipologie di attività, i settori delle costruzioni e dei servizi sono i principali, seguiti da commercio (piccolo commercio) e agricoltura.