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Attualità

Gli appartamenti in locazione turistica, i cosiddetti 'affitti brevi', continuano ad aumentare. Ma perché? A rispondere al quesito è Christine Berteotti, dell'associazione 'Bisogna essere bravi'
1 minuto e 55 secondi di lettura
di Aurora Bottino

GENOVA - "Case distrutte, migliaia di euro buttati, persino minacce. Non siamo noi i cattivi, il 90% di noi tornerebbe all'affitto tradizionale se fossimo tutelati, ma al momento non c'è ancora una legge che ci protegga". Gli appartamenti in locazione turistica, i cosiddetti 'affitti brevi', continuano ad aumentare. Ogni anno si parla di circa mille unità in più. Ma perché? A rispondere al quesito ai microfoni di Primocanale è Christine Berteotti, della neonata associazione 'Bisogna essere bravi', a cui sono iscritti più di 400 persone che possiedono un immobile che affittano ai turisti. "Più della metà di chi fa locazione breve come me è stato obbligato a cambiare dopo esperienze terribili, per non dire terrificanti, con l'affitto tradizionale".

Drammi e soldi persi: la storia di Christine

Christine possiede un appartamento a Marassi, dove ora soggiornano principalmente turisti stranieri e famiglie italiane in visita all'Acquario. La decisione è arrivata dopo sei anni di battaglia contro un inquilino moroso per cui ha dovuto comunque pagare le tasse sull'affitto in realtà non percepito, oltre all'avvocato che ha portato avanti la causa di sfratto e ancora gli arretrati dell'amministrazione. Dopo migliaia di euro spesi "riesco a rientrare in possesso del mio appartamento e me lo ritrovo completamente distrutto. Ho dovuto pagare anche lo smaltimento dei vecchi mobili.Dopo 6 anni di tribolazioni ho deciso di passare alla locazione breve.".

L'associazione nata dopo il boom degli affitti brevi

L'associazione 'Bisogna essere bravi' è nata dopo l'incontro su alcune pagine Facebook di decine di proprietari di appartamenti a gennaio 2024. Poco prima il Comune di Genova aveva alzato a tre euro la tassa di soggiorno. "Siamo più di 400 e solo il 10% lo fa di lavoro, sono pochi i manager che hanno più di un appartamento - continua Christine -. Il resto del gruppo è fatto da persone normali che ha avuto esperienze simili alla mia.

La richiesta di chi possiede un immobile

"Vorrei sottolineare che con questo tipo di affitto breve non ci si arricchisce, a parte qualche fortunato che ha l'appartamento a Portofino con vista mare che ha sicuramente prezzi diversi rispetto al resto. Il messaggio però è uno: io, come il 90% dei miei colleghi, farei un affitto tradizionale senza problemi. È meno lavoro, nessuna gestione solo prendere l'affitto alla fine del mese, affitto che ora riesco a guafdagnare lavorando. Purtroppo però non sono tutelata e per questo non posso farlo".