Gli ultimi eventi alluvionali che hanno colpito la Liguria con la situazione critica in val Bormida hanno messo ancora una volta in luce la fragilità del territorio ligure, che è stato teatro di frane, smottamenti ed eventi estremi. Le cause sono almeno tre: "L'effetto sempre più intenso delle piogge che cadono in maniera sempre più localizzata, le caratteristiche del territorio ligure montuoso con forte scorrimento delle acque dall'alto verso il basso, i problemi di erosione e instabilità dei versanti connessi e poi in ultimo il modo con cui abbiamo insediato il territorio", spiega a Primocanale Guido Paliaga, Presidente della Società di Geologia Ambientale.
"Ci sono aree in cui è rischioso permanere come quelle alluvionate della val Bormida: occorre informare in maniera capillare le persone del rischio al quale sono soggette. Dopo le intense piogge i terreni sono saturi e questo li rende più disponibili a franare verso il basso. Spesso si tratta di frane superficiali con uno spessore di due metri circa che possono muoversi con grande velocità e causare danni. Dopo la pioggia i terreni saturi possono destabilizzarsi. Poi ci sono le frane a movimento lento che sono suscettibili li di movimento proprio per effetto dell'acqua che si infiltra nel terreno e dunque una frana che si muoveva lentamente può velocizzarsi o una frana ferma può iniziare a muoversi. Monitorare i fenomeni è essenziale così come fare prevenzione studiando attentamente il territorio", continua Paliaga.
"Negli ultimi 20 anni sono stati fatti molti progetti per cercare di comunicare il livello di rischio alle persone. Ma quando c'è il sole ce ne dimentichiamo: occorre - come si fa in Giappone col rischio sismico - spiegare bene qual è il livello di rischio del posto in cui vivono. Abitare vicino a un torrente può essere un rischio. Le informazioni ci sono, sui siti web istituzionali ci sono le mappe, bisogna migliorare la comunicazione. Per gli abitanti, è sempre fondamentale informarsi del contesto in cui si vive, sui siti istituzionali e delle associazioni, e vedere casa propria dove è, qual è il rischio legato ai fenomeni alluvionali è importante".