CINQUE TERRE - Nessun foresto, il nuovo Presidente del Parco delle Cinque Terre è Lorenzo Viviani. Originario di una famiglia di Monterosso, 41 anni, membro della Camera dei Deputati dal 2018 al 2022 per la Lega, Viviani si è laureato in biologia marina all’università di Genova ed è anche comandante di un peschereccio. Il neoeletto Presidente del Parco ha partecipato a campagne oceanografiche nel Mediterraneo e alla XXVIII spedizione in Antartide, come membro dello staff di ricerca. Una figura che per attenzione e competenza è molto apprezzata nel suo territorio, al di là delle barriere politiche.
Si dovrà occupare dei fragili versanti terrazzati del Parco, del delicato equilibrio tra residenzialità e pressione turistica e dei tanti altri temi che sono al cuore delle politiche di gestione di uno dei parchi nazionali maggiormente conosciuti e visitati a livello italiano. Di prestare attenzione al mare e alla pesca non servirà suggerirglielo.
L’ufficialità della sua nomina è arrivata da Roma, a urne chiuse, ma è stato oggetto di discussione politica la scorsa settimana a pochi giorni dal voto. La commissione Ambiente della Camera aveva già approvato a maggioranza la sua nomina dopo averlo chiamato in audizione. Viviani, in questa occasione, ha delineato le priorità per il Parco, sottolineando l'importanza della tutela del territorio, della qualità delle acque, anche reflue, e del sostegno alla pesca e all'agricoltura locale. Ha anche accennato alla necessità di gestire il fenomeno dell'overtourism, suggerendo che eventuali misure fiscali dovrebbero essere destinate esclusivamente al miglioramento dei servizi locali. Al suo fianco, alla vicepresidenza dell’ente la sindaca di Riomaggiore Fabrizia Pecunia nominata dal consiglio direttivo poco più di un mese fa.