Morego in Valpolcevera è diventata internazionale alcuni anni fa, quando proprio a Morego si è installato l’Iit, l’Istituto italiano delle Tecnologie, il paradiso dei giovani scienziati dove nascono robot che sanno fare tutto, o quasi. Non, per esempio, la sublime Bianchetta scoperta purtroppo dopo che Hemingwhay, in viaggio sotto la pioggia battente bevve in zona “un vino che sapeva di aceto”. La Bianchetta riscoperta è una delle carte vincenti dell’agricoltura del nostro entroterra.
Morego è un luogo bellissimo, con la splendida chiesa di Sant’Andrea apostolo, antichissima, rifatta nel Seicento, chiusa per molti anni e riaperta dal grande cardinal Siri. A Natale merita una visita il suggestivo presepe vivente e può essere anche l’occasione da non perdere per ascoltare le note di uno dei più indimenticabili organi genovesi.
Nonsolomorego
Tutto questo "piccolo sapere" lo devo a un’associazione molto, molto meritevole. Ha un nome divertente e democratico: Nonsolomorego. Tutto attaccato per dire che qui, in questa piccola repubblica in salita prima di arrivare alla tavola succulenta della trattoria di Luciano, sardissima in Valpolcevera con pesce da intenditori, ha sede questa realtà locale. Che sabato ha celebrato con un pienone anche di politici con radice polceverasche i suoi 25 anni di vita, dalla fine del secolo e del millennio, il 1999 a oggi.
Tutto questo grazie alla volontà e generosità di molti abitanti, allora giovani oggi un po’ meno, ma non per questo annoiati. Anzi. Attivissimi nel creare e vivere la vera solidarietà come ha detto bene Roberta Pinotti, un gruppo che sta a fianco alla sua gente e non solo, come ha sottolineato il presidente del Municipio, Federico Romeo. Una Associazione che con i coniugi Romagnoli ha dato vita a molte iniziative, non ultima Valpolcevera Noir che ha riunito in vallata molti scrittori non solo genovesi.
Venticinque anni festeggiati con una nostalgica mostra di modellini navali, antichi e moderni, aerei, auto, trenini realizzati dagli appassionati soci del gruppo Modellistico. Che ha lanciato con il coordinatore Romano Romiti un’ idea che merita di essere appoggiata e foraggiata subito dal Comune. In un palcoscenico che la Associazione ha a disposizione, creare (tutto è pronto) un grande plastico com diversi modellini, non solo ferroviario, che potrebbe attirare a Morego molti appassionati e tanti bambini. Davvero poche migliaia di euro che, magari anche un generoso sponsor che lavora in zona potrebbe impegnare, per un obiettivo particolare e divertente. E utile.