Corre ai ripari il Comune di Sanremo in vista del 2026, dopo la decisione del Tar della Liguria che ha dichiarato illegittimo l'affidamento diretto alla Rai da parte del Comune di Sanremo del Festival della canzone italiana per il 2024 e per il 2025, a seguito dell'esposto presentato dai vertici dei discografici italiani. L'amministrazione ha già iniziato a predisporre la manifestazione di interesse per l'affidamento del Festival 2026, dopo che il Tar ha 'salvato' l'edizione di Carlo Conti, quella che potrebbe essere l'ultima prodotta dalla Rai.
L'annuncio
"È stata costituita un'unità operativa per la inerente alla concessione dell'uso in esclusiva del marchio svolgimento del Festival, a partire dall'anno 2026": a dare l'annuncio lo stesso Comune. L'organismo, realizzato dal segretario generale Monica Di Marco, risponderà alle direttive del sindaco e dell'assessore al Turismo ed è composto anche dai dirigenti del turismo e dei servizi finanziari, dai funzionari dell'ufficio gare e contratti, dall'avvocatura comunale e dal capo di gabinetto.
Il ricorso
Il Comune di Sanremo, nel frattempo, dopo diverse riunioni in giunta, ha deciso anche di presentare un ricorso. Così è stato dato mandato ai legali di procedere legalmente per "per continuare a tutelare il Comune in tutte le sedi". Il Comune dal 2000 ha depositato il marchio, fortunatamente, ma sostiene a sua difesa anche della manifestazione stessa, la cui organizzazione sarebbe stata affidata a Rai soltanto dal 1991. Nei confronti di chi ha presentato il ricorso, l'etichetta discografica JE, l'amministrazione ritiene che non potrebbe competere essendo un produttore e non un operatore televisivo.
L'analisi dei giudici
Secondo il Tar, una cosa è il marchio che il Comune nel 2000 aveva registrato, ovvero il "Festival della canzone italiana", e un'altra sarebbe il format, nonostante storicamente la Rai abbia prodotto e abbia continuato a realizzare in esclusiva l'evento su affidamento da parte del Comune. Il legame tra le due parti non è indissolubile e i giudici ritengono che una gara di evidenza pubblica potrebbe aprire le porte a proposte che potrebbero alzare il livello tecnico e qualitativo.
Il commento di Marco Bucci
Non c'è preoccupazione per il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, dato che "il Festival di Sanremo rimarrà a Sanremo, le sentenze non si commentano, ma si eseguono. Io penso che sia bello che la Rai possa mandare in chiaro un evento come questo, il Festival della canzone italiana, il cui marchio è stato registrato dal Comune. Il fatto che venga indetta una gara porterà ad alzare l'asticella, a prescindere da chi vinca l'organizzazione della manifestazione, e ad avere una caduta ancor più positiva per il territorio".