La motovedetta CP 288 della Guardia Costiera è rientrata a Genova dopo oltre due mesi di servizio nello Stretto di Sicilia, dove ha svolto un’intensa attività operativa facendo base a Pantelleria.
L'unità, un mezzo d’altura molto versatile, ad ampio raggio d’azione e grande autonomia, adatto sia alle operazioni di ricerca e soccorso in mare che alla polizia marittima, era partita all’inizio di novembre dell'anno scorso con a bordo un equipaggio di 8 militari su ordine del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, per contribuire al dispositivo navale dispiegato in quelle acque.
La motovedetta può lavorare in condizioni meteomarine difficili
Spesso in condizioni meteomarine particolarmente difficili, soprattutto nel periodo tra dicembre e gennaio, nel corso della missione la CP 288 ha percorso 1750 miglia nautiche – oltre 3200 chilometri – compiendo numerosi pattugliamenti in mare aperto secondo la pianificazione prestabilita, oltre ad attività di prevenzione e contrasto dell’inquinamento marino, tutela delle risorse ambientali, controllo della pesca e del traffico marittimo.
La motovedetta ha salvato sette persone alla deriva
Tra le operazioni più delicate e rilevanti portate a termine, mentre la motovedetta a fine novembre stava effettuando il monitoraggio del tratto di mare assegnato, l'equipaggio si accorgeva di un piccolo natante alla deriva in condizioni di galleggiamento e stabilità molto precarie, con sette persone a bordo, che venivano rapidamente raggiunte e tratte in salvo per le prime cure ed assistenza. Tra di loro una donna e due minorenni. Da oggi la CP 288 riprende servizio a Genova e nelle acque della Liguria, a salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino e costiero.