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Attualità

La Regione punta a facilitare l'iter per arrivare a rifare la gara per le concessioni ma le associazioni a difesa degli utenti protestano: "Così si aiutano i concessionari e non si permette di ampliare lo spazio a disposizione di tutti"
3 minuti e 30 secondi di lettura
di Andrea Popolano

È polemica sulla decisione del consiglio regionale della Liguria di sospendere fino al 30 settembre 2027 l'obbligo per i Comuni di avere il 40% di spiagge libere utile a far avviare l'iter di gara per assegnare le nuove concessioni demaniali. In Liguria sono 21 su 63 i Comuni che non rispettavano la norma. La Regione giustifica la misura spiegando che in questo modo si permette di semplificare l'iter alle amministrazioni locali per mandare a gara le aree demaniali. A criticare la decisione è Stefano Salvetti del coordinamento nazionale Mare Libero e presidente regionale Adiconsum: "Va a manomettere una legge fondamentale che ci siamo conquistati nel 2008, così invece di incentivare le spiagge libere si permette agli stabilimenti di andare a gara e non ampliare almeno al 40% la soglia di spiagge libere o libere attrezzate presenti nei singoli Comuni. I più colpiti sono i cittadini, le spiagge libere sono un diritto di tutti e appartengono a tutti i cittadini, le aree di spiaggia in concessione dovrebbero essere presenti in maniera esigua”. Secondo la Regione però questa misura favorirà il percorso per arrivare all'assegnazione per le nuove concessioni, ma di fatto non bloccando la possibilità di ampliare la presenza di spiagge libere.


Cosa dice la Bolkestein

La direttiva dell'Unione Europea Bolkestein è stata approvata nel 2006 e impone una serie di regole per favorire le concessioni. In Italia la direttiva è stata recepita nel 2010 e impone ai Comuni di rimettere a gara le concessioni demaniali per poterle riassegnare tramite gara pubblica aperta a chiunque. A gennaio il Consiglio di Stato ha ribadito che qualunque proroga è da considerasi illegittima. La mancata applicazione della Bolkestein ha procurato all'Italia l'apertura di una procedura d'infrazione da parte dell'Unione europea. "La legge dice chiaramente che le concessioni sono terminate nel 2023 e che qualsiasi proroga è da considerarsi inapplicabili. I Comuni devono andare a gare e liberare le spiagge" spiega Salvetti.

L'appello: "Intervengano le procure per far rispettare le leggi"

"Facciamo appello alle procure e al Consiglio di Stato affinché le sentenze definitive vangano fatte rispettare perché invece vengono continuamente disattese le leggi. E chiediamo anche al presidente di Regione Liguria Marco Bucci se la Regione vuole fare gli interessi di tutti i cittadini o di una sola parte" precisa ancora il coordinatore nazionale di Mare Libero e presidente regionale Adiconsum che critica la decisione della Regione di bloccare la norma che obbligava i Comuni a portare almeno al 40% il territorio di spiaggia destinato a spiagge libere o attrezzate. "L'emendamento è stato presentato dal consigliere di Fratelli d'Italia Rocco Invernizzi che guarda caso ha una sorella che ha uno stabilimento balneare ad Alassio".  

I Comuni liguri sotto al 40% di spiagge libere

Si tratta di Santa Margherita Ligure con il 15,8% di spiaggia libera e il 15,3% di spiaggia libera attrezzata; Diano Marina con l'11,3% di spiaggia libera e il 5,4% di spiaggia libera attrezzata; Riva Ligure con il 24,9% di spiaggia libera e il 7,6% di spiaggia libera attrezzata; Sanremo con il 9,7% di spiaggia libera; Lerici con il 10,5% di spiaggia libera; Rapallo che ha il 16,3% di spiaggia libera; Alassio con 14,4% di spiaggia libera e il 6,5% di spiaggia libera attrezzata; Albisola Superiore con il 22,6% di spiaggia libera e il 4,6% di spiaggia libera attrezzata; Borghetto Santo Spirito con il 14,3% di spiaggia libera; Borgio Verezzi con il 30,2% di spiagge libere; Celle Ligure con l'8,1% di spiagge libere e il 7,1% di spiagge libere attrezzate; Ceriale con il 28,3% di spiagge libere e 6,6% di spiagge libere attrezzate; Finale Ligure con il 32,4% di spiagge libere e 6,6% di spiagge libere attrezzate; Laigueglia con il 13,3% di spiagge libere e il 3,1% di spiagge libere attrezzate; Loano con il 4,6% di spiagge libere e l'8,4 di spiagge libere attrezzate; Noli con il 16,3 di spiagge libere e il 7,1% di spiagge libere attrezzate; Pietra Ligure con il 24,8% di spiagge libere e il 7,6% di spiagge libere attrezzate; Savona con il 41% di spiagge libere e il 27% di spiagge libere attrezzate; Spotorno con il 3,1% di spiagge libere e il 13,2% di spiagge libere attrezzate; Vado Ligure con 28,4% di spiagge libere e l'11,6% di spiagge libere attrezzate; Varazze con il 26,9% di spiagge libere e il 2,3% di spiagge libere attrezzate. 

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