Sono stati convocati questa mattina in Procura i 18 sindaci del Levante ligure del consorzio della discarica di Rio Marsiglia fra Uscio e Tribonga per l’invito a intervenire urgentemente per porre rimedio all’inquinamento. Il sostituto procuratore Andrea Ranalli ha comunicato loro che gli investigatori tre giorni fa, il 28 gennio in piena allerta meteo, hanno effettuato un nuovo sopralluogo alla discarica, messa sotto sequestro a fine novembre. Dopo che dalle indagini era emerso come ci sarebbero da tempo sversamenti di percolato altamente tossico dalla discarica, che si trova nel comune di Tribogna, uno sversamento che ha inquinato il torrente Marsiglia, affluente del Lavagna.
Scarsa manutenzione e mancato adeguamento degli impianti
All’origine dello sversamento ci sarebbe la mancata manutenzione e il mancato adeguamento degli impianti che la discarica necessitava ma che non sono mai stati realizzati. Durante il primo sopralluogo gli investigatori avevano trovato i vasconi con il percolato danneggiati così come i teloni di copertura, che spiegherebbero lo sversamento tossico. Contemporaneamente ai sigilli alla discarica gli inquirenti avevano sequestrato tutta lo documentazione ambientale, amministrativa e finanziaria riconducibile alla gestione, negli anni, del consorzio Rio Marsiglia.
La preoccupante relazione dei tecnici
"Massivi sversamenti di percolato nel Rio Marsiglia in corrispondenza di significative precipitazioni meteoriche - scrivono gli investigatori nell'avviso - ad evidenti inefficienze del sistema di captazione e trattamento del biogas, alla presenza di vaste aree della discarica con mancata o inadeguata copertura dei rifiuti, alla totale inefficacia o inesistenza del sistema di raccolta e convogliamento delle acque di scorrimento superficiale, al pericolo d'instabilità del corpo dei rifiuti connesso al continuo supero dei livelli di guardia della falda all'interno dei piezometri di controllo, all'assenza di idonei interventi manutentivi, alle svariate violazioni delle prescrizioni autorizzative e alla conclamata inerzia manifestata dai soggetti tenuti alla gestione della discarica".
L'invito ai sindaci ad agire
E poi il monito: "Risulta necessario che vengano immediatamente imposte ed attuate tutte le misure di messa in sicurezza d'emergenza e gestionali atte a prevenire e a contenere l'ulteriore diffusione di inquinamento ambientale. Si consideri che lo sversamento di percolato in ambiente è determinato in larga misura dall'incapacità di trattenere i flussi in ingresso che vengono alimentati sia dalle infiltrazioni superficiali, che da apporti profondi connessi a problematiche di impermeabilizzazione della vecchia discarica".
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