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Attualità

54 secondi di lettura
di r.p.

“Finalmente la Regione ha deciso di iniziare l’iter per la costruzione di un impianto per chiudere il ciclo dei rifiuti in Liguria. Riteniamo importantissima questa iniziativa, ma sorgono immediatamente delle perplessità sulla proprietà e la dimensione di tale impianto. Riteniamo fondamentale la partecipazione di un soggetto pubblico, ad esempio Amiu Spa nella società che costruirà e gestirà tale impianto a garanzia di procedure e trattamento dei rifiuti in linea con le leggi vigenti. La dimensione dell’impianto risulta sovradimensionata rispetto alle esigenze della Liguria, trattare un minimo di 320 mila tonnellate di rifiuto all’anno a noi sembra eccessivo, ma soprattutto impone un’ ubicazione non conforme alla produzione della maggior parte dei rifiuti in Liguria, cioè Genova. Siamo assolutamente convinti che un incontro col Presidente della Regione possa dipanare queste nostre perplessità a tutela dei lavoratori di Amiu Spa e dei cittadini genovesi”, spiega Umberto Zane, responsabile Fit Cisl Liguria per il comparto igiene ambientale.

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