BORZONASCA - Tra lunedì e giovedì si sono registrate una decina di scosse di terremoto nel levante ligure, con epicentro nella zona di Borzonasca. Un fatto singolare per i cittadini che non sono abituati a sentire ondeggiare le abitazioni, meno per gli esperti che studiano questi fenomeni. "Non è una zona particolarmente attiva sismicamente, però tutta l'Italia è zona sismica, quindi terremoti di magnitudo 3 o più possono avvenire su tutto il territorio nazionale", spiega Lucia Margheriti, ricercatrice Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
"Noi siamo al confine tra la placca africana e la placca euroasiatica, i loro movimenti possono generare terremoti in qualsiasi luogo della nostra penisola"
Borzonasca in passato non è stata interessata da eventi di questo tipo. Tra il 28 febbraio e il tre marzo la scossa più forte è stata quella di lunedì alle 16 con magnitudo di 3.4. Nella scala Richter eventi con magnitudo di 4,5 o superiore sono abbastanza forti da essere registrati dai sismografi di tutto il mondo, mentre i più potenti registrati sono di magnitudo 8 o 9 e avvengono con frequenza di circa uno all'anno. "L'area di Borzonasca non ha mai avuto dei terremoti distruttivi storicamente parlando".
"Le zone più attive in Liguria sono quelle al confine verso la Toscana, ovvero della Garfagnana e della Lunigiana - dove ci sono stati in passato terremoti di magnitudo sopra 6 - e poi anche la zona invece della Liguria occidentale"
Ogni giorno, spiega l'Ingv, si verificano attorno ai 30-40 eventi sul territorio nazionale ogni giorno e di questi almeno una o due scosse che superano i 2.5 vengono comunicati alla Protezione Civile. E se la Liguria è una zona sotto osservazione per i rischi idrogeologici, è bene ricordare che i terremoti possono avvenire anche qui in ogni momento. "Questo ci ricorda di controllare le abitazioni dove viviamo, le scuole dove mandiamo i nostri figli, gli edifici pubblici che devono essere a norma, tenuti sotto controllo e manutenuti".