GENOVA - È arrivato direttamente da Bolzano, grigio e azzurro, il primo autobus ad idrogeno per essere testato sulle strade della Liguria. Per ridisegnare la mobilità del futuro, sono diversi i test che Amt ha effettuato in questi ultimi anni, con la volontà di rinnovare progressivamente tutto il parco mezzi. "L'elettrico è una scelta, per noi è una realtà. 38 mezzi sono in servizio, mentre altri 30-40 arriveranno a breve. Praticamente l'idrogeno sarà la soluzione per il trasporto di media-distanza, con l'elettrico possiamo fare 150-200 km: questo può andare bene con il traffico su Genova, a quando parliamo di andare in provincia e nell'extraurbano l'autonomia non è più sufficiente", spiega Marco Beltrami amministratore unico e presidente di Amt.
Una soluzione quella dell’idrogeno che potrebbe nei prossimi anni essere adottata specialmente nelle tratte extraurbane: tra i vantaggi ha quello di essere interamente green, maggior autonomia e soprattutto ricarica veloce come per diesel e benzina. Ma restano ancora alcuni limiti da superare. "In alcune salite delle tipiche creuze genovesi ha mostrato ancora qualche difficoltà, ma ritengo che il problema non sia il mezzo", ha aggiunto Beltrami. "Attualmente le perplessità riguardano le modalità di produzione, distribuzione e ricarica del mezzo: sono questi i temi del futuro su cui tutto il Pnrr insiste per scoprire per definire le logiche che dovranno essere messe in campo".
Anche per questo presenti gli studenti di ingegneria, di chimica e di fisica dell'Università di Genova che nei prossimi anni dovranno studiare come rendere possibile la circolazione ad idrogeno anche qui. "C'è da lavorare sull'industrializzazione per far sì che da qui a tre anni questi mezzi possano far parte delle nostre autorimesse, a questi ragazzi presenti oggi verrà offerta la possibilità di lavorare nella filiera di produzione dell'idrogeno".