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Attualità

Intanto è previsto per domani l'arrivo degli altri due tir in viaggio verso Ternopil
2 minuti e 19 secondi di lettura
di Aurora Bottino
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GENOVA-"È appena arrivato il furgone con gli aiuti dei nostri amici della Liguria, grazie davvero" Così padre Roman Demush, portavoce della diocesi di Ternopil, città dell'Ucraina occidentale in cui proprio oggi è arrivato il camion partito giovedì da Genova. 

Da Genova e dalla Liguria la solidarietà e la vicinanza nei confronti del popolo ucraino. Il primo Tir, partito dai giardini Caviglia a Brignole, al suo interno aveva alimenti, beni di prima necessità per l'igiene personale, vestiti e medicine acquistate dalla Caritas Diocesana.

Aiuti umanitari all'Ucraina, da Genova partito il primo tir-LA NOTIZIA

"Vi ringraziamo per l'aiuto dal profondo del cuore e aspettiamo ancora, perchè la guerra continua".

"Chiediamo di pregare per noi e di aiutarci con i nostri rifugiati, quelli che sono dovuti scappare dalla guerra. Grazie padre Vitalij e tutti i genovesi che hanno fatto questa opera di carità - conclude padre Roman -. Insieme possiamo vincere".

D'altra parte però, mandare i beni di prima necessità raccolti in Italia fino all'Ucraina non risulta così semplice. Lo ha spiegato il presidente dell'associazione Pokrova e rappresentante della comunità ucraina a Genova Oleh Sahayda mentre alla chiesa di Santo Stefano si continuano a raccogliere pacchi su pacchi di beni di prima necessità: "Noi ci diamo da fare, abbiamo già spedito tre camion da venti tonnellate, continuiamo a fare la raccolta ma il consolato ci ha dato nuove direttive, ci hanno spiegato di cosa hanno bisogno: cibo e cose per bambini. Ora non abbiamo i mezzi per mandare tutte le cose che abbiamo già da parte, circa 60 tonnellate tra vestiti e altro. Per questo vi chiedo di fermarvi per qualche giorno così da darci la possibilità di organizzarci, e poi riprendere al ritmo di prima. Ringrazio i liguri".

"Poi devo anche chiedere di non portare più vestiti usati, ne abbiamo tantissimi e di questo vi ringrazio - conclude Oleh -, ma anche per poter mandare effettivamente tutti i beni donati in Ucraina è meglio che siano nuovi così da poterli scremare." Un appello già arrivato dall'hub di raccolta aperto dal Comune di Genova spostato poi nell'ex palazzina Q8, nel quartiere genovese della Foce.

Dall'hub di raccolta di piazzale Kennedy: "Non portate vestiti usati"-L'APPELLO

Per chi volesse continuare a donare tutte le città della Liguria si sono mobilitate per portare aiuti all'Ucraina. Oltre all'hub della Foce la Caritas diocesana ricorda che è possibile contattare i suoi uffici - 010.2477015/18 -  - per offrirsi come volontari o segnalare una disponibilità di alloggio in cui ospitare i profughi ucraini. È inoltre sempre possibile donare con la causale "Emergenza Ucraina" presso i conti correnti di Caritas Genova (CC Bancario IT81F0617501400000003364480 – Banca Carige – Sede di Genova, intestato ad Arcidiocesi di Genova Caritas Diocesana - CC Postale  n° 14108161 - Intestato Arcidiocesi di Genova Caritas Diocesana). 

 

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