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Attualità

Si tratta di oltre 85mila metri quadri di esposizione, più di 4 km di passeggiata per visitarla tutta: ecco Euroflora 2025
2 minuti e 40 secondi di lettura
di Aurora Bottino
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Manca sempre meno all'inaugurazione di Euroflora 2025, la rassegna internazionale dedicata al mondo dei fiori e delle piante. A sei giorni dal taglio ufficiale del nastro il cantiere è in piena attività per dare forma definitiva a un'edizione che si preannuncia spettacolare e indimenticabile. Ogni giorno ci sono più di 1000 persone al lavoro per gli ultimi ritocchi ai 154 giardini che i visitatori potranno ammirare a partire dal 24 aprile.

Euroflora 2025 prende sensibilmente forma

In un dispiegamento di uomini e mezzi, la "creazione" di Euroflora2025, comincia così a prendere sensibilmente forma. Un primo assaggio che fa intravedere un’edizione ricca di sorprese, di spunti di riflessione, di bellezza profusa a volontà. Le aree di piazzale Kennedy e della tensostruttura, la marina e Padiglione blu sono letteralmente invase da alberature, piante e fiori di ogni tipo, che si dispiegano tra travertino e pietre, mattoni trafilati a mano e sabbia, in allestimenti in legno e bambù, con ricostruzioni di paesi e piazze, borghi tipici, monumenti storici, parchi di ville, e ancora boschi, aree a pascolo, campagne, marine, laghi, una natura ricostruita in una infinità di idee, proposte, intuizioni. Il vero artista è la natura, noi siamo solo artigiani – ricordano alcuni di questi infaticabili creatori, in costante ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente. Giardini che si animano di ogni specie vegetale, tra olivi, cipressi, aceri, querceti, lecci, gelsi e chilometri di fiori a volontà, gerani di ogni colore, fucsie, margherite, tagete,  begonie, lavande, calle, camelie, una infinità di esemplari che è impossibile enumerare. Immersi in una miriade di essenze, ogni giardino è un viaggio unico e originale dentro una storia, un territorio, all’insegna del verde e della sostenibilità.

Visitatori da tutto il mondo, biglietti già venduti negli Stati Uniti 

Si tratta di oltre 85mila metri quadri di esposizione, più di 4 km di passeggiata per visitarla: "Sono spazi che possono accogliere una moltitudine di visitatori" spiega Mauro Ferrando, presidente di Porto Antico Spa. "Spero che a visitarla non siano solo genovesi, vorrei visitatori da fuori regione e anche da fuori dai nostri confini. I segnali sono buoni: abbiamo già venduto dei biglietti negli Stati Uniti ma anche dalla Campania, dalla Sicilia, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e tante altre regioni".

Più di 80 tonnellate di legno, quattro chilometri di cavi e 500 kilowat di potenza

Così nel giro di qualche giorno piazzale Kennedy, dove solo qualche mese fa c'era un parcheggio, oggi è un percorso mozzafiato costellato di alberi e piante. "Solo qua in piazzale Kennedy abbiamo steso più di 13 mila metri quadri di pavimentazione artificiale che verrà totalmente recuperata alla fine dell'evento" racconta Corrado Brigante, caporpogetto di Euroflora. "Ci sono più di 4 chilometri di cavi e solo sul piazzale 500 kilowatt di potenza installata, tutte infrastrutture realizzate da noi in contemporanea con l'evoluzione del cantiere. Al Palasport ci sono 1600 metri di tubazioni in cartone che compongono quelle che sono le nostre principali scenografie e quasi 80 tonnellate di legno, con cui abbiamo realizzato il ponte che attraversa il padiglione Jean Nouvel e gli origami che non si possono ancora vedere allestiti con le composizioni floreali e il materiale verde".

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