Una Pasqua alta, così unita ai ponti di primavera più attesi, ma anche caratterizzata dal maltempo: così il 20 aprile, resta la sicurezza della tradizione del pasto, se possibile da condividere con amici o familiari. Ma quali sono le abitudini pasquali dei genovesi e dei liguri? Forse più ancora che a Natale si sceglie di uscire e di festeggiare la domenica con il pranzo al ristorante. Almeno questa è la tendenza che racconta ai microfoni di Primocanale Matteo Losio, Presidente ristoratori FIPE Confcommercio Genova.
Sì al ristorante, e si prenota per tempo
"Abbiamo avuto una buona risposta, si cerca come a Natale il menu classico, i piatti coi carciofi, l'agnello, i piatti della tradizione, la cima, la torta pasqualina non può mancare", commenta Losio. Al mare o nell'entroterra, chi prenota lo fa per tempo: "Chi vuole andare in un posto dove trovarsi a casa e dove si trova bene lo fa con largo anticipo. Se uno vuole un certo locale deve farlo per tempo altrimenti non trova posto"
Cosa non può mancare a tavola?
Agnello e pasqualina, ma anche "un buon primo, come il raviolo col tuccu quindi per esprimere la genovesità e poi qualcosa di dolce e di tradizionale, uova o colomba", continua Losio. Si sente parlare di pastiera napoletana, diventata quasi un'abitudine: "Piace la tradizione partenopea e dunque a tavola ci si apre anche alle ricette di altre regioni".
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