"Nelle mie Fitopolis almeno il 20% delle strade sono eliminate, al loro posto ci sono fiumi di alberi". Racconta così a Primocanale la sua idea di città il neurobiologo e divulgatore scientifico Stefano Mancuso, che nel primo giorno di Euroflora 2025 ha dato il via al ciclo di appuntamenti 'Euroflora Incontra'.
Professore dell'Università di Firenze, botanico e saggista, Mancuso ha portato alla kermesse un'idea, un nuovo modo di abitare il pianeta: città verdi, coperte di piante. Può sembrare un'utopia, ma secondo il neurobiologo tra pochi anni diventerà una necessità: "Le città sono il luogo in cui abita la maggior parte della popolazione del pianeta. Solo in Italia l'80% della popolazione vive in un ambiente urbano, ed è una rivoluzione che è avvenuta in pochissimo tempo: negli anni '70 soltanto il 30% della popolazione viveva nelle metropoli".
Il pericolo del caldo in città e l'unico modo per combatterlo: la Fitopolis di Stefano Mancuso
Al contempo, le città sono però i luoghi che più aggrediscono l'ambiente e su cui di più si ripercuotono le conseguenze del nostro agire. "Sono caldissime, pensate che in uno spazio cittadino ci possono essere dai sei agli otto gradi in più rispetto alla campagna immediatamente circostante. Con le temperature che continuano a crescere, soprattutto d'estate, oggi non è più immaginabile una differenza così importante tra centro città e campagna. Diventa un problema non solo per chi ci abita, chi ci lavora ma a livello sociale, chi non ha la possibilità di raffreddarsi, i più fragili, i più deboli, rischia tanto dal punto di vista della salute".
A febbraio dell'anno scorso sulla rivista Nature, che è la più importante rivista scientifica del pianeta, è stato pubblicato uno studio che dimostrava che in Europa nel luglio del 2022 sono morte 65.000 persone a causa del caldo, in Italia 16.500. "Noi non abbiamo ancora i numeri del 2023 e del 2024 - spiega Mancuso -, ma quelle estati sono state ancora più calde. Si tratta di una vera e propria emergenza che si può risolvere sicuramente eliminando le cause del riscaldamento, ma anche lavorando per rendere più resistenti le nostre città. E l'unico modo per farlo è piantando alberi: non pochi però, non nella quantità, seppure encomiabile, che molte amministrazioni hanno già fatto".
"Tra qualche anno le città saranno costrette a elimineranno strade per piantare alberi"
"Può sembrare utopistico, certo, ma fino a vent'anni fa le grandi piazze italiane, delle meraviglie, erano ricoperte di auto parcheggiate. Se qualcuno diceva 'Qui non ci dovrebbero stare le macchine' veniva preso per un sognatore pazzo, e invece oggi i maxi parcheggi sono stati smantellati. E quindi serve eliminare il 20% delle strade, dobbiamo togliere l'asfalto e piantare. Le amministrazioni che prima lo faranno saranno le più avvantaggiate, saranno quelle che creeranno delle città più resistenti, tutte le altre fra qualche anno, invece, saranno costrette a farlo".
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