GENOVA-Il presidente della Regione Liguria e Commissario delegato del governo ha firmato il primo decreto per la gestione dell'accoglienza dei profughi in arrivo in Liguria dall'Ucraina.
Nelle more dell’attivazione da parte delle prefetture dell'accoglienza definitiva nell'ambito del Sistema di Accoglienza e Integrazione, vengono messe a disposizione fino al 31 dicembre prossimo due strutture per l'accoglienza temporanea, già utilizzate durante la pandemia da Covid-19, da destinare alla prima accoglienza: la struttura Santa Dorotea in via Liri a Genova, ampliata da 50 a 75 posti, e la residenza La Riviera di Savona, dotata di 100 posti.
Le persone positive al Covid attualmente ospiti a Villa Dorotea e alla Riviera saranno trasferite al Centro Polifunzionale Danilo Ravera di Genova, ampliato fino ad un massimo di 97 posti disponibili. Il decreto prevede anche l'allestimento di quattro Infopoint, uno per ciascun capoluogo di provincia, e degli Ambulatori di prima accoglienza da parte delle Asl.
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In particolare, nelle due strutture individuate - Santa Dorotea e La Riviera - saranno garantite alcune prestazioni di prima accoglienza: la compilazione della dichiarazione di ospitalità da inoltrare alla Questura territorialmente competente, l'iscrizione al regime di 'straniero temporaneamente presente' con il rilascio del codice STP, l'effettuazione di tamponi molecolari o antigenici, la somministrazione del vaccino oltre all’assistenza sanitaria di base.
I quattro infopoint, in strutture prefabbricate presso le stazioni ferroviarie a Genova, Savona, Imperia e alla Spezia, forniranno alcuni servizi di prima accoglienza quali l'iscrizione al regime di 'straniero temporaneamente presente' con il rilascio del codice STP, l'effettuazione di tamponi molecolari o antigenici per il Covid, la fornitura di mascherine ffp2, informazioni sull’accoglienza temporanea nelle due strutture individuate. L'scrizione al regime di 'straniero temporaneamente presente' potrà essere effettuato anche presso ciascun distretto sociosanitario, con il rilascio del codice STP, così come presso gli Ambulatori di prima accoglienza che sono in fase di attivazione presso ciascuna Asl per assicurare anche l’effettuazione dei tamponi, la somministrazione del vaccino anti Covid-19 e l’assistenza sanitaria di base.
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"L'impegno è massimo a fronte di un'emergenza umanitaria senza precedenti, che colpisce il cuore dell'Europa – affermano il presidente Toti e l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – La nostra Protezione civile è in costante contatto con il Dipartimento Nazionale e con le altre istituzioni che, in primis la Prefettura per quanto riguarda il sistema dell’accoglienza, sono in campo per sostenere soprattutto donne e bambini che fuggono dalla guerra. Continuiamo ad auspicare una soluzione diplomatica per porre fine ai bombardamenti e assicurare i corridoi umanitari".