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Attualità

"La viabilità alternativa è appunto alternativa - precisa il sindaco di Lumarzo - non è sufficiente, non è equivalente, è alternativa". Si, perchè la strada "alternativa" allunga il viaggio di 15 chilometri pieni di curve sulla provinciale 77 di Boasi
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di Aurora Bottino

GENOVA-La Val Fontanabuona rimarrà isolata per altri 12 giorni. La riapertura del tunnel delle Ferriere, chiuso ormai da mesi per lavori, sarà infatti rimandata di almeno 12 giorni. La causa ufficiale un'infiltrazione d'acqua all'interno della galleria a Bargagli che imporrebbe lavori più lenti e quindi, uno slittamento della data di riapertura. Riapertura che sarà comunque con un senso unico alternato fino a luglio del 2023.


Lavori che anche al compimento, creerebbero nuovi e ulteriori problemi alla Val Fontanabuona, che da inizio febbraio denuncia il completo isolamento della valle. "Come Camera di Commercio abbiamo chiesto indennizzi perchè gli extracosti del trasporto ricadranno sulle aziende locali, un mio fornitore ad esempio mi ha già detto che prova un giorno ma se le cose si mettono male non consegna più, proprio ora che aspetto le nuove piantine" aveva raccontato a Primocanale Paolo Corsiglia, florovivaista della Valfontanabuona. Primocanale, che da domani tornerà proprio all'ingresso della galleria, tappezzata di cartelli e segnali stradali, per capire meglio quali sono i problemi che lo slittamento della riapertura crea ai cittadini.

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Intanto anche la riapertura, ora programmata a pochi giorni da Pasqua, preoccupa i cittadini. I vari limiti per i mezzi pesanti imporrebbero ai camion che trasporteranno i detriti creati durante gli oltre quaranta giorni di lavori di passare per le piccole viuzze di Davagna, comune nel cuore della Val Fontanabuona, intasando le loro strade.

"Ne prendiamo atto - ha detto il sindaco di Lumarzo Daniele Nicchia - è un problema enorme per il tessuto socioeconoico della Val Fontanabuona. C'è una valle in crisi che si sta fermando e di questo gli enti sovraordinati devono farsene carico. Nicchia propone la sospensione del pagamento delle tasse per le imprese in crisi a seguito della chiusura del tunnel e conclude: "non chiediamo ristori, ma chiediamo di lavorare e di tornare a essere il 5° polo produttivo della Liguria".

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"La viabilità alternativa è appunto alternativa - precisa il sindaco di Lumarzo - non è sufficiente, non è equivalente, è alternativa". Si, perchè la strada "alternativa" allunga il viaggio di 15 chilometri, pieni di curve, sulla provinciale 77 di Boasi, paesino fino a oggi quasi sconosciuto ai più e oggi passato agli onori delle cronache come unica strada possibile: almeno a inizio febbraio la zona si è guadagnata  un asfalto nuovo di zecca e qualche potatura di rami, che altrimenti sarebbero finiti contro bus e mezzi pesanti costretti a passare per una strada che non si sarebbero neppure sognati di passare da lì".