GENOVA-Addio al lockdown dei boschi iniziato a gennaio per la peste suina, da domani riaprono le zone boschive per tutte le attività.
Le uniche restrizioni saranno per 17 Comuni che si trovano nell'area infetta delle valli Scrivia e Stura, dove si potrà camminare solo nei sentieri tracciati. Una scelta probabilmente legata ai ritrovamenti delle carcasse positive, avvenuti quasi tutti nei boschi delle due valli.
Peste suina, il primo week end di aprile regala la riapertura dei boschi-L'ANTICIPAZIONE
La notizia era stata data in anteprima mercoledì scorso durante Viaggio in Liguria direttamente dal commissario alla peste suina Angelo Ferrari: "Entro una settimana riaperture significative", ma ora è realtà: da sabato 2 aprile i boschi saranno 'riaperti' a bikers, camminatori, padroni di cani e chiunque voglia approfittare dell'arrivo della primavera per qualche passeggiata tra i sentieri.
Il nuovo piano regionale dispone una nuova zonizzazione in base alla nuova normativa europee. La prima, denominata area di circolazione attiva, comprende i 17 comuni dove sono state ritrovate carcasse infette e dove non si potrà uscire dai sentieri tracciati e non saranno ammessi gruppi con più di 20 persone. La seconda, chiamata area ad alto rischio, dove si potrà andare su tutti i sentieri con gli accorgimenti dovuti. Fra le strategie di contenimento ad ampio raggio individuate dal documento, è prevista la realizzazione di sbarramenti lungo le strade statali n.35 "Giovi" e n.456 "Turchino" e di una delimitazione a basso impatto della zona cuscinetto tra l'area di circolazione attiva del virus e l'area infetta. Verranno potenziati altri 50 chilometri di reti lungo le autostrade A26 e A7.
"È un passo importante per le zone colpite dalle chiusure - ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -, non è un ritorno alla normalità ma è un primo passo: torniamo a utilizzare il nostro entroterra, completamente intercluso in questa fase di censimento delle carcasse, ma il percorso è ancora lungo: non si debella la peste suina in poche settimane ma siamo sulla strada giusta".
Al governatore fa eco Edoardo Rixi, deputato e coordinatore ligure della Lega: "La Lega si è impegnata da subito per permettere a tutti di frequentare i boschi e il magnifico entroterra Ligure. Una risorsa per gli appassionanti del tempo libero, caccia, pesca e outdoor. Siamo vicini agli operatori commerciali e turistici, attività che altrimenti avrebbero chiuso. Con la delibera di giunta della Regione Liguria che riapre i boschi delle province di Genova e Savona, da due mesi soggetti a pesanti restrizioni per contenere la diffusione della peste suina africana, si conclude con successo lo sforzo che la Lega ha messo in campo tra Genova e Roma. Come segretario della Lega in Liguria non posso che ringraziare il senatore Francesco Bruzzone per il lavoro svolto in Parlamento, il vice presidente Alessandro Piana e il consigliere Alessio Piana per l'impegno profuso in Regione Liguria. Un passo importante per tornare a vivere il nostro magnifico entroterra".
Boschi aperti ma con qualche precauzione: saranno infatti posizionati dei cartelli con indicazioni che l'escursionista dovrà seguire. Tra le precauzioni per gli escursionisti e gli appassionati di outdoor il cambio e la disinfezione delle scarpe, non parcheggiare le auto su boschi e prati a meno che non si tratti di attività di monitoraggio o legate all'agricoltura e non uscire dai sentieri.
"La maggiore novità del Piano - spiega il vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana - è il via libera all'outdoor. Una riapertura arrivata a coronamento dell'impegno e dei sacrifici portati avanti per ottenere le condizioni di sicurezza che questa situazione richiede necessariamente". Il passaggio successivo sarà quello di predisporre con i vari ministeri i ristori da chiedere per le attività che hanno subito un danno economico con le chiusure.