LA SPEZIA-Nuove materie e il diploma in quattro anni invece che cinque. È tutto pronto per l'anno scolastico 2022/23 del liceo per la Transizione Ecologica e Digitale che approda alla Spezia, diventando così l'unico in Liguria e uno dei 29 presenti in tutta Italia. Big data e robotica ma anche logica, retorica, geopolitica, astrofisica, impronta carbonica, ecologia e beni comuni, un esperimento del Ministero dell'Istruzione che si inserisce nel piano delle nuove classi quadriennali lanciato dal Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in coerenza con gli obiettivi del "Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza" e in continuità con il piano "RiGenerazione Scuola" e che nella provincia ligure ha avuto un grande successo con tantissime richieste d'iscrizione arrivate allo sportello dell'istituto superiore 'G.Cappellini-N.Sauro'.
"Sarà una classe composta da 28 studenti, il numero massimo di ragazzi. Con le richieste d'iscrizione arrivate ne avremmo potute fare di più ma essendo una sperimentazione ne abbiamo fatta una", ha raccontato a Primocanale Antonio Fini, preside dell'Istituto di Istruzione Superiore "G.Cappellini-N.Sauro" il quale parteciperà all'esperimento. Un nuovo percorso formativo incentrato su sostenibilità, transizione ecologica e digitale per la generazione che da ormai anni scende in piazza per i "Fridays for Future".
A qualche mese dalla partenza del nuovo anno scolastico sono diversi i professori dell'Istituto che stanno seguendo un corso intensivo di preparazione, erogato dal Consorzio di Aziende Elis e dalle Università che ne fanno parte, che vanno dalla Bocconi di Milano all'Università di Padova. "Il progetto è proiettato al mondo di domani, al futuro. Chiaramente, visto che saranno solo quattro anni e non cinque, sarà un percorso tosto con rientri e più ore settimanali. Ma c'è da dire che il diploma a 18 anni è una svolta, solo in Italia continuano ad esserci i cinque anni. A livello europeo siamo gli unici".
Non solo laboratori settimanali, campi estivi e un periodo da uno a tre mesi da trascorrere all'estero per esperienze di studio o volontariato, ma anche un ritorno a quella che durante la pandemia è stata un'arma di distanziamento e istruzione, la didattica a distanza. Verrà infatti recuperata la dimensione online con lezioni in streaming e attività in Dad: "L'abbiamo conosciuta durante il Covid, ma è un ottimo strumento", spiega Fini.