GENOVA - Anche a Genova verranno riaccesi i caloriferi viste le basse temperature: è stata emessa un’ordinanza del sindaco che autorizza l’accensione degli impianti di riscaldamento a servizio degli edifici siti nel territorio comunale a far data dal 26 aprile 2022 al 10 maggio 2022 per cinque ore giornaliere, 20°C + 2°C di tolleranza, oltre a cinque ore a regime attenuato, con 16°C + 2°C di tolleranza. A causa dell'ondata di freddo improvviso che dovrebbe vedere un leggero miglioramento mercoledì, sono molti i sindaci liguri che hanno deciso di prorogare la data di spegnimento del riscaldamento condominiale.
Sempre oggi anche il primo cittadino della Spezia ha firmato l'ordinanza che autorizza l'accensione degli impianti termici nel Comune della Spezia, dal 26 al 30 aprile 2022 incluso, fino ad un massimo di 6 ore giornaliere. Storia simile per il capoluogo ligure. A partire dal 15 aprile, infatti, i caloriferi sono stati spenti nel territorio genovese, come da normativa nazionale. Ma dopo Pasqua, il meteo ha riservato qualche sorpresa e in tanti cittadini hanno lamentato la mancanza di una proroga del riscaldamento. Decine di messaggi arrivati anche a Primocanale che recitano: "L'anno scorso il primo maggio li spensero, quest'anno meta' aprile, stiamo morendo di freddo" o ancora "Si potrebbero accendere almeno alla sera? Ho un disabile in casa". "Per la zona climatica D, e quindi per il Comune di Genova, la data di previsto spegnimento è, come noto, il 15 aprile", aveva spiegato il Comune di Genova ai residenti. "Proroghe per lo spegnimento devono essere correlate a situazioni meteo climatiche severe e continuative. Non per ultimo deve essere valutata anche la situazione correlata all’andamento dei costi dell’energia/gas e all’attuale situazione generale che vede tutti coinvolti nella riduzione dei consumi energetici. La guerra in essere tra Ucraina e Russia ha infatti portato ad un aumento del costo dell'energia nonché ad un'indicazione del governo centrale volta alla diminuzione delle temperature di riscaldamento (e aumento di quelle di raffrescamento)".
Ma le basse temperature di questi giorni hanno reso indispensabile pensare di accendere per qualche ora il riscaldamento e il via libera è arrivato da Roma. A causa del conflitto tra Russia e Ucraina, infatti, il Governo sta ponendo in essere delle limitazioni che potrebbero portare a bollette meno salate, dalla limitazione dei gradi, all'implementazione delle fonti di energia rinnovabili fino al possibile inserimento di una norma che diminuisca le ore di illuminazione nelle strade. Da maggio, inoltre, entrerà in vigore "l'operazione termostato": ovvero un irrigidimento delle norme su riscaldamento e aria condizionata delle pubbliche amministrazioni che potrebbe poi essere esteso anche al settore privato, per contrastare il caro energia. Dal primo maggio al 31 marzo 2023 la temperatura potrà scendere a massimo 27 gradi in estate e non potrà superare i 19 gradi in inverno, con due gradi di tolleranza. La misura non sarà applicata a cliniche, ospedali e case di cura. A causa del conflitto tra Russia e Ucraina, il Governo sta ponendo in essere delle limitazioni che potrebbero portare a bollette meno salate, dalla limitazione dei gradi, all'implementazione delle fonti di energia rinnovabili fino al possibile inserimento di una norma che diminuisca le ore di illuminazione nelle strade.