ODESSA - "Tutti in città stanno zitti e aspettano gli 'arrivi', quelli dei missili". Sono queste le parole di Ghennadiy Koltsov, residente a Odessa, in Ucraina, dove da giorni sono aumentati gli attacchi, anche su obiettivi civili: "Negli ultimi giorni abbiamo subìto due attacchi gravi - spiega - rispetto ai tanti che subiamo ogni giorno. Il primo quello che ha colpito un palazzo, il secondo ha visto tre missili colpire il porto. Ora gli attacchi forti si fanno più frequenti".
L'aumento degli attacchi ha causato un secondo esodo degli ucraini verso l'estero: "Dopo questi due attacchi c'è una nuova ondata di partenze verso gli altri paesi, in particolare le vicine Romania e Moldavia. Anch'io ho mandato via la mia famiglia".
Il 9 maggio è una data riconosciuta da molti come quella in cui Putin vorrebbe dare una svolta alla guerra ma ad Odessa anche il 2 maggio è una data importante, quindi cresce la paura: "Ricorda un conflitto tra filo-russi e nazionalisti ucraini - spiega Ghennadiy -. In questi giorni ci saranno lunghi coprifuochi, ci aspettiamo un'escalation di attacchi".