Ascensori e metro gratuiti e subito il numero dei passeggeri aumenta in modo sensibile.
Lo hanno riferito gli abbonati intercettati dopo le otto del mattino all'ingresso dell'ascensore di Spianata Castelletto, "mai vista tanta gente come stamane...".
Normale: chi di solito fa due passi per non pagare il biglietto dell'ascensore anche per una sola fermata di metro, oggi nelle ore di gratuità dei trasporti pubblici, è salito a bordo con il sorriso stampato sul viso, magari al fianco di chi, invece scuro in viso, ha appena pagato l'abbonamento Amt e non si vedrà rimborsare neppure un centesimo.
Da oggi, primo dicembre, è partita la sperimentazione del comune di Genova che per quattro mesi, sino al 31 marzo, non farà pagare ai passeggeri l'uso degli impianti di trasporto pubblico verticali, dagli ascensori alla funicolare, e la metropolitana nelle fasce orarie di minor affluenza, dalle 10 alle 16 e dalle 20 alle 22.
Grazie a fondi nazionali legati all'emergenza covid, il sindaco Bucci riesce così a testare quello che era un suo cavallo di battaglia della campagna elettorale: trasporti pubblici gratis e pagati con una tassa comunale, come avviene con la spazzatura.
Molte le motivazioni che hanno spinto palazzo Tursi a questo test: invogliare i cittadini a usare il trasporto pubblico, evitare assembramenti a bordo dei mezzi nelle ore di punta e ridurre il traffico privato e dunque abbassare anche il livello di rumore e di gas nell'aria.
Aldilà del test per realizzare il sogno, come ha ricordato il presidente Amt Marco Beltrami, al termine del quadrimestre di prova per prolungare la gratuità bisognerà fare due conti e soprattutto trovare 66 milioni di euro, ossia quanto incassa ogni anno l'azienda di trasporto urbana ai passeggeri che usufruiscono di metrò, bus e i vari impianti di trasporto verticali.
Brutte notizie invece per chi ha già un abbonamento, per loro non è stato previsto ristoro: “l’abbonamento servirà per le altre fasce orarie - ha spiegato Bucci -, noi vogliamo arrivare a eliminare l’abbonamento, anzi, in una città ideale tutti i cittadini sono abbonati: la nostra idea è che il servizio possa essere pagato come il telefono o l’acqua. Intanto stiamo pensando a un abbonamento solo per la metropolitana o solo per il centro”.