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Attualità

1 minuto e 1 secondo di lettura
di R.P.

 

Elia è un ragazzo genovese trasferitosi a Shanghai. C racconta come lo stato cinese sta affrontando la situazione Covid e ci spiega che da un mese sono chiusi in casa inaspettatamente perché il 1 aprile era stato detto che avrebbero dovuto fare un lockdown breve di 5 giorni che si è trasformato poi in un mese.

Avendo un caso positività nel palazzo Elia e i condomini devono rimanere altri 14 giorni a casa. Nel palazzo vengono testati a giorni alterni e se una persona risulta positiva viene isolata in un centro apposito e lasciata uscire solo quando ha due tamponi consecutivi con esito negativo.

"Inizialmente per recuperare il cibo bisognava fare affidamento alle applicazioni. Nel condominio ci sono stati accordi per poter recuperare cibo per tutti, ma per fortuna ad oggi non abbiamo questo problema noi" dice Elia.

"A volte ci sono stati episodi di nervosismo perché ad alcune case sono state messe le grate davanti alla porta e quindi questo è sfociato in episodi più 'aggressivi' " aggiunge il ragazzo.

L'economia cinese sembra proseguire come prima della pandemia perché lo Stato tiene tutto sotto controllo. Tuttavia Elia, una volta finito il lockdown, desidera tornare in Italia dove ci sono anche i sui genitori.