Ci sono tre filoni riuniti oltre al processo principe per le responsabilità del crollo del Ponte Morandi: sono quelli delle barriere fonoassorbenti pericolose, dei falsi report sui viadotti autostradali e delle gallerie che non sono a norma. I filoni sono stati unificati dalla Procura di Genova in una unica inchiesta che dovrebbe chiudersi proprio in questi giorni.
E per questa inchiesta tra gli indagati compare anche Autostrade per l'Italia: l'indagine è per responsabilità amministrativa per i reati che avrebbero commesso i suoi dipendenti: i pubblici ministeri Walter Cotugno e Stefano Puppo hanno iscritto 56 persone.
Intanto il prossimo 7 luglio è previsto l'inizio del processo per il crollo di Ponte Morandi con 59 persone indagate. Non vi sono nel processo Autostrade per l'Italia e Spea (la società che si occupava delle manutenzioni) che lo scorso mese di aprile hanno patteggiato e sono dunque usciti dal processo pagando 27 milioni ma anche una sanzione di un milione di euro, la massima prevista. Tra gli imputati del processo resta comunque l'ex amministratore delegato di Autostrade Giovanni Castellucci.