GENOVA - "Il cantiere del Waterfront di Levante va avanti nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza sostenibilità ambientale e di salute pubblica, sotto l’egida di Arpal e di Asl" l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Genova Pietro Piciocchi fa chiarezza e spazza via i dubbi sul rischio di uno stop ai lavori in corso del Waterfront.
Il ministero della Transizione ecologica ha chiesto un'integrazione ai documenti già presentati per l'avvio degli scavi sotto il livello del mare. Dunque sotto osservazione è finito il progetto dei canali navigabili disegnato dall'architetto Renzo Piano che dovrebbe dare un nuovo volto al fronte mare di Genova nell'area fieristica. Il Comune assicura che nel giro di un paio di giorni verranno mandati nelle sedi ministeriali le richieste fatte dal ministero. Un tema, quello dei lavori del Waterfront di Levante che entra a piede teso sulla campagna elettorale esattamente a un mese dal voto.
I primi a sollevare il caso sono stati gli esponenti del M5s: "Avevamo già denunciato come gli scavi avessero portato alla luce grandi quantità di idrocarburi e rifiuti petroliferi come benzene (leucemogeno) e prodotti organici policiclici (tumorali) che fanno temere per la salute dei residenti” spiega Luca Pirondini, consigliere e candidato alle prossime comunali.
Non è tardata a quel punto ad arrivare la replica di Piciocchi: "Faccio presente che il progetto è già stato approvato dal ministero della Transizione ecologica attraverso la valutazione di impatto ambientale nazionale e i rilievi riguardano una sola prescrizione su cinque, essendo le altre quattro giudicate ottemperate. Le richieste del ministero non hanno la minima attinenza con l'area che è stata già bonificata a seguito del ritrovamento di idrocarburi, quindi, anche sotto tale profilo, le conclusioni di Pirondini sono del tutto sconclusionate. Parlare di blocchi al cantiere è quanto di più falso si possa affermare".
Poi anche il candidato sindaco dei progressisti Ariel Dello Strologo è intervenuto nel dibattito: "L’accelerazione imposta a progetti e cantieri monumentali e di grande impatto a lungo termine sulla città e sulla cittadinanza, a un mese dall’appuntamento con gli elettori, denota la necessità di Bucci di appuntare al petto del 'sindaco del fare' qualche nuova medaglia, a prescindere dalle precauzioni necessarie per la salute delle persone e dalle valutazioni sull’impatto ambientale richieste dalla commissione ministeriale e, prima ancora, sollecitate in aula dall’opposizione".
L'opera secondo i piani del Comune dovrebbe vedere la sua conclusione entro il 2024 ma già nella primavera del 2023 il Waterfront potrà essere fruibile in alcune sue articolazioni fondamentali come il Palasport (Guarda qui).
"Strumentalizzare le normali interlocuzioni tra enti locali e ministeri su un’opera straordinaria e innovativa che tutta Europa ci invidia come il Waterfront vuol dire non avere a cuore Genova anzi fare tifo contro la crescita della città" conclude l'assessore Piciocchi.