La sua storia si perde nel tempo, quando dopo la vittoria su Pisa nella battaglia della Meloria (1284) la potenza economica di Genova si era affermata in tutto il Mediterraneo. Il primo nucleo di Palazzo Ducale nasce allora anche se nel corso dei secoli ha subito trasformazioni radicali. Parzialmente danneggiato nel 1942 da un bombardamento degli Alleati, quello che vediamo oggi è il frutto di un’importante opera di recupero condotta dall’architetto Giovanni Spalla che ha restituito alla città l’antica sede dei Dogi in tutta la sua ricchezza architettonica. L’ultimo tassello fondamentale nel mosaico della sua Storia è la trasformazione, nel 1992 in occasione dell’Expo, in un prestigioso centro culturale che ospita mostre d’arte, grandi rassegne, incontri ed eventi.
Il merito principale della rinascita del Ducale si deve a Guido Albertelli, allora presidente dell'IP, che contribuì economicamente in maniera determinante alla sua riapertura. Nonostante fosse livornese di nascita e romano di adozione, gran parte della vita e della carriera sono legate al capoluogo ligure, chiamato nel giugno del 1984 alla guida appunto della IP, carica che mantenne per oltre dieci anni, fino all'aprile del 1997. In questo periodo creò molte iniziative culturali e un Think Tank di under 50, rendendosi perfettamente conto di quanto fosse vecchia la città e quanto il potere fosse tenuto in mano dalle vecchie generazioni che non hanno mai rinunciato a mettersi da parte lasciando spazio ai giovani di famiglia o anche ad esterni.
Guido Albertelli è scomparso il 9 agosto 2019 e ancora oggi resta una figura di straordinaria rilevanza nazionale ma per noi è anche qualcosa di più: un punto riferimento imprescindibile per tutta la passione e l'amore che ha regalato alla città’ cogliendone aspetti che gli stessi genovesi trascuravano o facevano finta di non vedere. Grazie Guido, ci manchi tanto.