LIGURIA - Mentre sono stati reperiti fondi per 400mila euro per dare il via al primo tratto della recinzione al confine tra Liguria e Piemonte per limitare la diffusione della peste suina, il sindaco di Sassello, Daniele Buschiazzo, ha emesso un'ordinanza per contrastare la diffusione del virus, ma anche il proliferare dei cinghiali, vietando di fatto di fornire alimenti e scarti alimentari agli animali selvatici e indicando a tutti gli abitanti e proprietari di terreni di mantenere puliti e sgomberi i terreni stessi dalla vegetazione infestante, allo scopo di prevenire il crearsi di condizioni ecologiche favorevoli alla penetrazione e all’ambientamento dei cinghiali. E questa misura ha ottenuto il plauso degli agricoltori, già sfiancati in passato dalle devastazioni di campi e raccolto da parte degli ungulati. Intanto i lavori per realizzare la recinzione nell'area dell'ovadese, più colpita dal virus, sono una conquista per il senatore della Lega Francesco Bruzzone, membro della commissione parlamentare per le questioni regionali.
"I fondi sono stati reperiti grazie a Regione Piemonte, correndo ai ripari vista la mancanza dei 10 milioni pattuiti: nei prossimi giorni partirà il primo lotto della recinzione, ma, a detta dei tecnici sarà necessario che parta anche un'importante opera di sfoltimento"
E lo sostengono gli stessi agricoltori, che sottolineano come "tramite le catture con gabbie, proposta che abbiamo fin da subito sostenuto tra gli interventi da mettere in campo, si possa anche aumentare il monitoraggio sulla diffusione del contagio". Non condividono questo punto i 40 mila animalisti firmatari della petizione "Salviamo suini e cinghiali", con l'hashtag "Giù i fucili dai cinghiali". In una nota le associazioni scrivono: "È arrivato il momento di fermare questo massacro di animali, un massacro che oltre a distruggere le altre creature, sta portando la nostra stessa specie verso l'autodistruzione. Uccidere gli animali non è la soluzione, ucciderli è il problema di tutto, ed è sempre più evidente".
"La vera soluzione a tutti i virus e le pandemie sarebbe chiudere i mattatoi e smettere di massacrare gli animali e il pianeta stesso"
Per giovedì 19 maggio è stato anche organizzato un flash mob di protesta a Roma. "I vegani facciano quello che vogliono ma non rompano i coglioni agli altri", cita il giornalista Giuseppe Cruciani Francesco Bruzzone. "Questo problema della peste suina rischia di mettere in crisi un settore da 20 miliardi di euro, tra un po' ci sono più cinghiali che topi dalle nostre parti ed è un problema da risolvere".
"Il ministero dell'ambiente vuole modificare la legge per la regolamentazione per il prelievo della fauna e aumentare il periodo in cui possono essere abbattuti"
Incidenti, fauna a rischio così come i raccolti, degrado: per Bruzzone bisogna tornare con i piedi per terra. Sono oltre 120 le carcasse ritrovate infette, per la maggior parte rinvenute in Piemonte, la situazione è sotto controllo ma bisogna lavorare per evitare la propagazione dell'epidemia, un nuovo lockdown dei boschi e il dilagare del contagio negli allevamenti.
(Foto di Angelo Gandolfi)