GENOVA - Rimborsi effettuati irrisori e un sistema complesso a fronte di km di code causate dai cantieri e ore perse bloccati sulle autostrade della Liguria. Assoutenti vuole vederci chiaro in questo nuovo sistema messo a punto da Autostrade per l'Italia per compensare i cittadini ostaggio delle tratte liguri.
"Sono stati pochissimi i rimborsi, ma non perché siano mancate le occasioni, ma a causa della complessità dell'ingranaggio: vogliamo vederci chiaro", spiega a Primocanale Furio Truzzi, presidente nazionale di Assoutenti.
"Siamo come San Tommaso: se non vediamo con i nostri occhi non ci crediamo"
La richiesta dell'associazione di tutela dei consumatori è quella di aprire un tavolo per verificare l'effettivo funzionamento del sistema. Il fatto di dover chiedere il rimborso tramite una applicazione, disincentiva molti automobilisti a farlo, oltre ad essere poco accessibile per i meno tecnologici. Primocanale ha sempre sostenuto che la gratuità del pedaggio o il rimborso fossero briciole, in confronto dei danni patiti dai singoli che da anni e per molti anni a venire saranno costretti a pagare lo scotto delle manutenzioni non fatte, prima della tragedia di Ponte Morandi. E, infatti, oltre ai rimborsi, devono esserci risposte concrete, come quelle richieste da Assoutenti.
"Vogliamo chiedere espressamente misure nell'immediato, come finanziare ulteriori treni nel weekend per favorire la mobilità ferroviaria: ora è tempo di gesti concreti".