Sindacati attendisti dopo l'incontro col ministro dell'Industria Giancarlo Giorgetti sul tema dell'ex Ilva.
“Con la presenza di oggi a Genova del Ministro Giorgetti - spiegano in una nota il segretario generale FIM Cisl Liguria Christian Venzano e il coordinatore RSU di Acciaierie d’Italia Nicola Appice - abbiamo subito colto l’occasione per avere un incontro con lui in Regione. Abbiamo fatto presente al Ministro la drammatica situazione dello stabilimento genovese, in particolar modo della sicurezza e della progressiva paralisi lavorativa dovuta al calo continuo di produzione e vendita, in un momento dove la domanda è in continua crescita, abbiamo evidenziato che quello che sta succedendo è assurdo e ingiustificabile, la Siderurgia è strategica per il nostro paese, privo di materie prime importanti e il Governo deve mettere le attenzioni necessarie per dare continuità produttiva ed occupazionale, con investimenti necessari e attesi da troppo tempo, oggi lo Stato è azionista e vogliamo che venga presa una posizione chiara. Il Ministro preso atto delle nostre segnalazioni, ci ha comunicato che il Governo sta lavorando per una proroga del contratto di affitto di Acciaierie Italia in scadenza il 31 maggio. In quella sede il Ministro ha promesso che cercherà di mettere in atto gli strumenti per vigilare sul corretto andamento di Acciaierie Italia, strumenti anche finanziari tramite lo sblocco di un importante prestito da parte di una Banca italiana”, spiegano in una nota il segretario generale FIM Cisl Liguria Christian Venzano e il coordinatore RSU di Acciaierie d’Italia Nicola Appice.
"Oggi l'Assessore Benveduti ha fatto una scelta precisa organizzando un convegno nel quale si è chiesto al Ministro Giancarlo Giorgetti di ascoltare solo la "voce delle imprese" e lasciando fuori dal dibattito sullo sviluppo la parte più rilevante che sono i lavoratori." Lo scrive in una nota il segretario generale della Cgil Liguria Maurizio Calà. Questo pomeriggio si è tenuto un presidio dei lavoratori delle Acciaierie d'Italia davanti a palazzo della Borsa, in rappresentanza del fatto che i lavoratori "sono rimasti fuori".
"Il ministro Giorgetti non può venire in Liguria e pensare di non confrontarsi con i lavoratori. Il ministro ha il dovere istituzionale di convocare tutti i tavoli di confronto che in questi mesi gli sono stati chiesti. Sono tante le vertenze liguri che attendono soluzioni a partire da quella di Acciaerie d'Italia. I lavoratori dell’ex Ilva da stamattina attendono di essere ricevuti e chiedono un tavolo che faccia chiarezza sulla loro vertenza."
Fuori dal palazzo è stato esposto un lungo striscione con scritto "Giorgetti come Ponzio Pilato, Governo latitante", poi sono stati accesi alcuni fumogeni. I sindacati, che hanno dichiarato due ore di sciopero alla fine del primo turno, hanno dato vita a un presidio di protesta. "Già un mese fa, come segreterie Fim, Fiom e Uil, abbiamo chiesto un incontro ai Ministri Giorgetti, Cingolani e Orlando e al presidente del Consiglio, Mario Draghi - spiega Armando Palombo, di Fiom Cgil, coordinatore delle Rsu dell'ex Ilva di Genova - ma ad oggi abbiamo ricevuto solo silenzi. Silenzi preoccupanti. Gli impianti stanno producendo al minimo, non c'è produzione e siamo molto preoccupati".
La presenza del ministro è l'occasione per chiedere risposte sul futuro. "Il fatto che oggi venga qua un Ministro della Repubblica, competente nel campo dello sviluppo economico, non poteva certo passare in silenzio - continua Palombo - e quindi siamo qui, per far presente le nostre ragioni. Siamo in presenza di un'industria con lo Stato dentro che si sta spegnendo. Invitiamo il Ministro a non lavarsene le mani"