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Attualità

Fino al 16 gennaio, i tradizionali baracconi restano ancora una volta in piazzale Kennedy alla Foce
1 minuto e 58 secondi di lettura
di Silvia Isola
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Tutto pronto per il Winter Park di Genova, che fino al 16 di gennaio illuminerà ancora una volta il quartiere genovese della Foce. Il luna park 'più grande d'Europa' torna con oltre 130 attrazioni e tante novità, dopo lo stop di un anno imposto dalla pandemia. Lo spazio è quello di sempre, leggermente ridotto dai lavori in corso per la costruzione del nuovo Waterfront di Levante, ma in 24 mila metri quadrati c'è spazio per le attrazioni di sempre: autoscontri, montagne russe, tiro a segno, giostre di ogni tipo.

"Ci sarà una nuova montagna russa alta 25 metri bellissima ed adrenalinca"

Ci anticipa Riccardo Claudi di Winter Park. "E poi svetta sulla città una Tower Power alta ben 40 metri dove si viene spinti verso il suolo a 200 km/h: aspettiamo tutti i genovesi a provarle". 

Winter Park, a Genova il luna park mobile più grande d'Europa - LA STORIA

Il tutto in grande sicurezza, perché per accedere all'area "necessario indossare la mascherina ed avere il Green Pass", ricorda Sean Pelucchi di Winter Park specificando che "saranno effettuati dei controlli a campione". Al tradizionale taglio del nastro presenti il sindaco di Genova Marco Bucci e l'assessore ai grandi eventi Paola Bordilli, ma anche trampolieri, truccabimbi, clown e il gran finale alle 22:30 con lo spettacolo pirotecnico a cura di Setti Fireworks. Una grande festa, tra musica, fuochi d'artificio e la volontà di regalare ai giovani liguri un Natale più spensierato. Tra i prossimi appuntamenti in programma ci sarà poi la consueta giornata dedicata ai bambini disabili e alle loro famiglie, il 28 dicembre, alla presenza anche del governatore della Liguria Giovanni Toti. 

Un regalo, anche un po' inaspettato, questo ritorno in piena pandemia dei 'baracconi' in piazzale Kennedy. Con il cantiere per il nuovo Waterfront, non era scontato che si potessero ospitare anche quest'anno. Adesso, però, si fa ancora più incerta la collocazione futura. "Noi speriamo in un altro regalo", sorride Claudi.

"La nostra richiesta è quella di rimanere qui"

"Se non ci saranno altre soluzioni siamo disponibili ad aprire un tavolo con il Comune per individuare altre aree". In passato si è parlato più volte di ipotesi, come quella di Cornigliano, che però restano solo delle ipotesi. "Non si è ancora trovato uno spazio che abbia la stessa estensione di metri quadri. I genovesi ormai sanno che il nostro posto è qui, lo è dal 1962, e ci auguriamo davvero che possa restarlo anche per i prossimi anni".