GENOVA-Pescatori in rivolta in Liguria per i prezzi del gasolio schizzati alle stelle. Si parla di 'prezzo almeno raddoppiato' nel 2022 rispetto all'anno scorso e nuovi problemi legati al tonno rosso, una specie di pesce protetta da severe normative europee per impedirne l'estinzione.
A lanciare il grido d'allarme ai microfoni di Primocanale gli stessi pescatori e Daniela Borriello, referente del settore pesca di Coldiretti. "Il gasolio è sempre stato un costo principale nel bilancio degli imprenditori ittici - spiega Borriello -, ora con questi aumenti siamo in ginocchio, soprattutto le imbarcazioni più grandi che fanno litri e litri di carburante ma anche per le lampare, le imbarcazioni che pescano acciughe e che lavorano di notte con le torce: questo aumento rende tutto difficile, difficoltà che si susseguono a quelle della pandemia e agli aumenti di tutti i costi causa guerra in Ucraina".
A peggiorare la situazione, spiega un pescatore arrivato come Primocanale al mercato ittico della Darsena: "In mare siamo invasi da tonni rossi di due, tre quintali: distruggono tutte le reti creandoci un grosso danno, rovinano la fauna ittica: molti pesci non stanno più nel golfo di Genova a causa di questi animali impossibile da portare a terra per noi".
Più che impossibile è infatti illegale perchè questa specie è considerata una specie ad alto rischio d'estinzione a causa di una pesca industriale che in passato ha assunto proporzioni gigantesche come in Giappone, dove ancora oggi è pescato in grandissime quantità poichè ideale per sushi e sashimi.
Nel Mar Ligure, però, il tonno rosso ha trovato il suo habitat ideale: "Lo possono pescare solo sedici navi italiane e solo venti giorni all'anno - spiega Migone -. Noi piccolini, se ne portiamo anche solo una a terra per errore, anche solo perchè si è incastrato nelle reti, la rischiamo grossa: multa, penale e via qualche punto dalla licenza".