Attualità

La flessione più contenuta la registra Savona con il -0,1% e si attesta a 6,90 kg/ab. Imperia perde invece il 2,2% pari a 9,71 kg/ab, valore che conferma ancora una volta prima la provincia a livello regionale e sesta a livello nazionale
5 minuti e 9 secondi di lettura
di a.p.

GENOVA - Cala in Liguria Liguria la raccolta dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Nel 2023 la Liguria ha infatti perso il 2,6% di raccolta dei materiali Raee rispetto al dato registrato nel 2022. Perdita comunque inferiore rispetto a quella registrata a livello nazionale dove il calo in un anno è stato del 3,1%. I dati sono emersi dal Rapporto regionale del centro di coordinamento Raee.

In Liguria sono finiti correttamente nella raccolta dedicata 12.205 tonnellate di rifiuti elettronici. Secondo i dati registrati ogni abitante ligure ha raccolto e correttamente smaltito 8,09 kg di materiale elettrico ed elettronico, rispetto al 2022 si registra un calo dello -2,5% che fa scivolare la Liguria in quarta posizione a livello nazionale.

La migliore delle province liguri è quella di Imperia che fa registrare  9,71 kg di rifiuti elettrici ed elettronici raccolti per abitante. In questa speciale classifica Imperia si assesta al sesto posto nazionale. Tra i rifiuti di questa tipologia maggiormente raccolti ci sono soprattutto frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche (chiamati anche 'grandi bianchi').

I MATERIALI - Dall’analisi a livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i rifiuti tecnologici emerge che la riduzione della raccolta regionale è l’esito della contrazione a doppia cifra (-26,8%) di Tv e monitor (R3) che replica, seppur in modo più contenuto, l’andamento emerso a livello nazionale (-32,9%) leggibile come calo fisiologico legata al termine del Bonus Tv nel 2021. Contribuisce in maniera molto più contenuta anche la flessione delle sorgenti luminose (R5) la cui raccolta perde il 2,7% e si ferma a 34 tonnellate. Di segno opposto l’andamento dei restanti raggruppamenti: la miglior performance la registrano i piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) con il +5,7% che si traduce in 2.336 tonnellate complessive e un dato pro capite di 1,55 kg/ab, maggiore del corrispettivo medio nazionale che si ferma a 1,30 kg/ab. Seguono freddo e clima (R1) che con il +0,5% si porta a 3.532 tonnellate e grandi bianchi (R2) che con il +0,2% raggiunge le 4.998 tonnellate. Anche in questo caso il dato pro capite del raggruppamento (3,31 kg/ab) è decisamente superiore rispetto al corrispettivo nazionale (2,07 kg/ab).

LE PROVINCE LIGURI - La contrazione dei volumi regionali si concentra in tre delle quattro province liguri: Genova, La Spezia e Imperia. Peggio fa la prima con il -3,4% per un totale di 6.645 tonnellate, segue La Spezia con il -2,7%, per un totale di 1.683 tonnellate, e Imperia che con il -2,2% scende a 2.027 tonnellate. Nel complesso, cala la raccolta pro capite di tutte le province, ma i valori si mantengono tutti superiore alla media nazionale (5,92 kg/ab).

La flessione più contenuta la registra Savona con il -0,1% e si attesta a 6,90 kg/ab. Imperia perde invece il 2,2% pari a 9,71 kg/ab, valore che conferma ancora una volta prima la provincia a livello regionale e sesta a livello nazionale. Questi risultati derivano dalle ottime performance di R1 e R2 che vengono raccolti in quantità superiori rispetto alla media nazionale. Ogni abitante della provincia raccoglie oltre un chilo di frigoriferi in più (+67,6%) rispetto al resto della media del Paese (1,71 kg/ab) e oltre due in più (+104,7%) di grandi bianchi rispetto alla media nazionale (2,07 kg/ab).

Anche la raccolta di La Spezia (-2,6%) registra una calo, ma la sua raccolta pro capite si attesta a 7,83 kg/ab. La contrazione più forte riguarda la provincia di Genova che con il -3,3% si ferma a 8,13 kg/ab, secondo valore più alto nel ranking regionale. La provincia si evidenzia anche per essere particolarmente efficace nella raccolta di grandi bianchi: ogni abitante raccoglie infatti circa 1,5 kg in più (+76,2%) rispetto alla media Italia (2,07 kg/ab).

L’analisi della raccolta regionale effettuata sulla base della rete infrastrutturale evidenza che oltre il 79% dei volumi complessivi viene ritirato presso i centri di raccolta comunali (CdR), mentre poco più del 20% presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR), valore in linea con media italiana (21%). L’incidenza non è la stessa in tutte le province: se a La Spezia e a Savona i RAEE vengono portati quasi esclusivamente nei CdR, nelle province di Genova e di Imperia i cittadini consegnano circa il 30% dei propri rifiuti elettronici ai retailer di elettronica di consumo.

“Nel 2023 la Liguria si conferma tra le regioni più virtuose nella raccolta dei RAEE: il calo subìto è frutto della flessione fisiologica dei rifiuti elettronici del raggruppamento 3 e tutte le province presentano performance pro capite ben superiori alla media italiana” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “I risultati ottenuti però non devono essere visti come un risultato di cui accontentarsi, ma come uno stimolo a fare sempre meglio per avvicinarsi ai target di raccolta definiti dall’UE. Le province di La Spezia e di Savona, in particolare, mostrano un dato pro capite per il raggruppamento dei grandi bianchi che si ferma alla metà di quello registrato nella provincia di Imperia. È evidente che risulta necessario capire dove finiscono questi flussi e definire quali azioni mettere in campo per intercettarli. Il fatto, per esempio, che queste due province siano prive di luoghi di raggruppamento della distribuzione è un primo punto su cui riflettere e per valutare se e come agire per favorire l’incremento dei volumi avviati a riciclo”.

“Nel 2023 la Liguria ha visto una flessione del 2,6% nella raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici rispetto alla media nazionale, confermandosi come una delle regioni più virtuose con una raccolta di 12.205 tonnellate di RAEE e una media pro capite di 8,09 kg per abitante, ovvero superiore alla media nazionale di 5,92 kg/ab” dichiara Giacomo Giampedrone, Assessore al ciclo delle acque e dei rifiuti della Regione Liguria. “Regione Liguria ha dimostrato un impegno costante nella gestione dei RAEE, rafforzato con l'approvazione dell'aggiornamento del Piano di Gestione dei Rifiuti e delle Bonifiche nel luglio 2022. Questo piano prevede azioni volte a migliorare la gestione dei rifiuti e a promuovere filiere locali per il recupero di materie prime.

La Regione ha anche stanziato fondi per programmi di raccolta differenziata e aderito a progetti di cooperazione transfrontaliera, come il progetto VALOR, che mira a sviluppare un modello innovativo di economia circolare per il recupero dei RAEE utilizzando tecnologie all'avanguardia come l'intelligenza artificiale. Non solo azioni immediate, quindi, ma anche linee guida di sviluppo a lungo termine, che garantiranno una sempre migliore gestione dei rifiuti”.