GENOVA - Un puntino luminoso che al tramonto illumina il cielo di Genova. Ben visibile in questo periodo il pianeta è stato fotografato da Valeria Bagliano dello staff dell'Osservatorio astronomico del Righi a Genova. Un'immagine di rara bellezza immersa nei colori del tramonto di Genova con il cielo all'imbrunire, le luci della città e del suo porto che fanno da contorno. Venere, insieme a Mercurio, Marte, Giove e Saturno fa parte della lista dei pianeti visibili anche a occhio nudo in determinati periodi dell'anno e in specifici momenti della giornata. Venere è particolarmente luminoso e ai nostri occhi emetti una luce bianca. Si tratta di un 'pianeta interno', ovvero ruota su orbite interne a quella Terra (stessa cosa vale per Mercurio).
Tra le altre curiosità che riguardano questo pianeta c'è quella che fa di Venere il secondo pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole: in poche parole ha un'orbita più vicina al Sole rispetto alla Terra. L'atmosfera di Venere è costituita principalmente da anidride carbonica. E' inoltre avvolto da uno spesso strato di nubi composte principalmente di acido solforico, che impediscono la visione nello spettro visibile della superficie dallo spazio. Il pianeta non è dotato di satelliti o anelli. La Terra ha ha un periodo rotatorio di 24 ore, Venere ha decisamente tempi più lunghi: ben 243,69 giorni terrestri e ruota alla velocità di 1,81 metri al secondo. Tuttavia per compiere un periodo sinodico (il tempo che impiega un oggetto, osservato dalla Terra, per ritornare nella stessa posizione del cielo, rispetto al Sole) ci mette 583,92 giorni.
Venere vista la sua luminosità era conosciuto già in epoca preistorica. Fu infatti osservato da tutte le culture antiche: Babilonesi (chiamato Ištar), Egizi, Greci, Maya e Romani. Il primo a studiare in modo approfondito il pianeta fu Galileo Galilei che lo osservò a lungo con il suo cannocchiale. L'astronomo italiano notò che le fasi di Venere erano simili a quelle della Luna e grazie a questo dimostrò la correttezza della teoria eliocentrica sostenuta dal polacco Niccolò Copernico che spiegava come Venere era posta tra la Terra e il Sole e ruotava attorno a quest'ultimo.
IL COMMENTO
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