Ha ferito creando grande amarezza tra chi conosce in profondità la questione. Riferimento, il recente intervento social della giornalista Selvaggia Lucarelli in merito all'impegno profuso da una famiglia di Sant'Olcese in favore dei genitori di bambini ricoverati all'ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova.
Al centro della polemica, la condivisibile crociata dell'opinionista contro chi sfrutta i minori per finalità non trasparenti.
Tuttavia, nel suo elenco, è finita pure la storia della mamma di Andrea: il bambino di Sant'Olcese morto quasi due anni fa a seguito di un terribile calvario causato da una malattia incurabile.
La sua storia è stata raccontata a più riprese da Primocanale e, da quella tragedia, la famiglia notò l'immane sofferenza provata da molti genitori nelle corsie d'ospedale, sentimento che passa spesso sotto silenzio. Dunque, l'idea di fornire loro un parziale sollievo fin dallo scorso anno con la raccolta di piccoli regali da destinare a mamme e papà di bambini in cura presso il Gaslini.
Edizione 2021 straordinariamente fortunata con apprezzamenti trasversali tanto da avviare la ripetizione per questo Natale. Nelle ultime ore, però, il post di Selvaggia Lucarelli: "E perché? I genitori di un malato non sono necessariamente persone indigenti" scrive.
Considerata la visibilità della giornalista, parenti e amici della mamma di Andrea si sono rivolti a primocanale.it: "Dite che non si può sparare nel mucchio. Questa è un'iniziativa seria e apprezzata, senza alcun secondo fine se non l'originalità data da momenti estremamente drammatici. Lo può testimoniare chiunque, a iniziare dagli operatori dell'ospedale Gaslini".
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La mobilitazione per Andrea dopo il post (selvaggio) della Lucarelli
Il piccolo è morto 21 mesi fa
1 minuto e 13 secondi di lettura
di Gilberto Volpara
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Martedì 15 Novembre 2022