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Difetti del sistema e tampone-mania imperante
4 minuti e 6 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

Racconto un episodio che secondo me rende l’idea di alcune situazioni paradossali che accadono in questa fase dell’epoca Covid e che trovano conferma nelle parole dell’infettivologo Matteo Bassetti, che chiede nuove regole per i vaccinati e nel tracciamento dei contatti, altrimenti si rischia di avere un lockdown di fatto per una malattia che per i vaccinati ha assunto una piega ben diversa (per fortuna) rispetto alle origini (grazie ai vaccini).

Un mio giovane collega un sabato fa il richiamo del Jhonson, con la dose prevista di Pfizer. Il mercoledì successivo, cioè quattro giorni dopo, accusa sintomi Covid, cioè raffreddore (che poco dopo si accompagnerà a una perdita di olfatto e gusto). Il giovedì va in farmacia a fa un tampone che risulta positivo. Contatta, anzi prova per due giorni a contattare la Asl per attivare la quarantena attraverso un tampone molecolare, come prevede la prassi. Difficoltà a trovare la linea libera. La faccio breve: il tampone la Asl glielo fa fare cinque giorni dopo, di martedì. Quindi sono già cinque giorni persi, ma di fatto già in quarantena (visto il tampone rapido positivo) che si aggiungono alla quarantena di almeno 10 giorni (sempre che la Asl riesca ad andare a fare il tampone a scadenza). Che scatteranno però solo DA QUANDO il molecolare confermerà al diagnosi. Ma qui il colpo di scena: risultato indeterminato, Asl gli chiede allora di andare a fare il secondo molecolare, il giorno successivo, giovedì (e siamo a una settimana dalla scoperta della positività). Lui parte, armato di speranza visto che dopo tre giorni olfatto e gusto sono tornati. Sorpresa: il secondo tampone fatto il giovedì (a una settimana da quello antigenico in farmacia) dà esito negativo! Esito che arriva il venerdì. Quindi, riassumendo: il Covid, a lui vaccinato, è durato da mercoledì a mercoledì, meno di una settimana (così dicono i tamponi). È possibile che se il risultato "indeterminato" del primo molecolare fosse stato positivo sarebbe dovuto stare un quarantena per anche 12 giorni partendo da quel giorno (a cui però se ne aggiungevano altri sei già fatti dopo l’antigenico), quindi in totale tre settimane chiuso in casa anziché sette giorni! Per sole 48 ore di scarto tra il tampone “indeterminato” e quello risultato negativo.

Che cosa insegna questa storia secondo me (che non parlo ovviamente da medico ma da giornalista che sta facendo un commento, in quanto osservatrice curiosa della realtà)? Che, come confermato da Matteo Bassetti, il Covid nei vaccinati dura pochi giorni, con sintomi perlopiù lievi). Quindi domando perché non si prevede che i vaccinati-malati possano avere diritto a tamponi molecolari di controllo a partire da meno giorni rispetto ai non vaccinati? Che sia drive through (in auto tipo self service) oppure in altro modo, lo stabiliscano le autorità. Altrimenti il rischio è quello di rimanere "a marcire" in quarantene inutilmente lunghe e snervanti che poi coinvolgono intere famiglie, colleghi ecc. Cioè si rischia di rimanere in quarantena a anche tre settimane per una positività che realmente dura sette giorni. Le Asl capisco che non abbiano abbastanza personale da inviare a casa a fare i tamponi di controllo ma ripeto, si investa di più in quelli fatti dalla propria auto in appositi hub. Altrimenti, di fronte ad attese tanto lunghe, la gente vaccinata inizierà a non dichiarare i sintomi per non scomparire dalla scena del mondo, ma senza motivo.

Mentre vi scrivo il Governo sta ragionando sulla riduzione, se non cancellazione, delle quarantene dei vaccinati con terza dose che hanno avuto contatti con un malato. Per fortuna. Spero che lo stesso valga per i bimbi vaccinati con doppia dose tra 5 e 11 anni.

Chiudo con un altro ragionamento: secondo me il tampone sta diventando per alcune categorie uno status symbol: qualche ora fa i Ferragnez (Chiara Ferragni, imprenditrice e influenzatrice-on-line, e il marito Fedez, cantante) hanno annunciato di essere postivi al Covid, totalmente asintomatici, e di averlo scoperto solo perché si fanno spesso tamponi di controllo. Dunque, un tampone se va bene costa minimo 15 euro. Se lo fanno entrambi ogni due giorni sono 450 euro al mese. Per poi lamentarti se ti scopri positivo senza alcun sintomo… cioè secondo me c’è una imperante tampone-mania, tamponi per fare qualsiasi cosa anche se si sta bene. Hai voglia a dire che serve per tutelare gli altri… capisco che si faccia magari prima di andare a trovare un parente in ospedale, una persona fragilissima ma per il resto, se non si hanno sintomi, perché questa ossessione?

Chiunque abbia un po’ di sbruggio dal naso dovrebbe tamponarsi? Dopo o quanti starnuti scatta l’allarme? Se il moccico è trasparente potrebbe essere Omicron, se è verde no?? Insomma, i vaccinati con tre dosi credo di aver capito che possano stare relativamente tranquilli, lo dice la medicina, quindi state calmi, basta con questa corsa forsennata ai tamponi per gli asintomatici, o per un minimo di raffreddore. Mascherine Fp2, igiene delle mani, distanziamento e buon senso dovrebbero bastare. E ce ne fosse, di buon senso…