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1 minuto e 53 secondi di lettura
di Giovanna Donato*

Oggi sono stata in tribunale, quando riesco vado perchè lavorando NON È POSSIBILE poter seguire ogni udienza del processo, ma grazie al mio datore
di lavoro e soprattutto alle mie collego riesco ad esserci quando è possibile.

...NON È FACILE... entrare in quell'aula, ascoltare le testimonianze dei sopravvissuti, le tesi dei periti è un carico emotivo altissimo sei con il cuore a pezzi e il fegato che rode...e dopo tutto quello che ascolti devi correre poi al lavoro o casa facendo finta di nulla, somatizzando tutto.

...NON È FACILE...entrare in tribunale ma so che è il mio dovere, lo devo fare per Andrea, lo devo fare Cesare, per me, per le altre vittime, per tutti i cittadini perché questo processo è di tutti! Anche se ammetto che dal momento in cui le due società hanno patteggiato è ancora meno facile entrare in quell'aula perché è un sistema omertoso e arrivista che si poteva fermare da dove nasce e da dove continua a vivere.

...NON È FACILE...entrare in quel tribunale e sentire che tutto poteva essere diverso, che ci sono stati almeno 27 anni per poter intervenire, per poter fare qualcosa...per saper fare il proprio lavoro coscientemente e con competenza...per evitare che in pochi secondi tutto è crollato distruggendo la vita di mio figlio, di 43 famiglie ...27 anni contro una manciata di secondi!

...NON È FACILE...entrare in quel tribunale dove dovresti sentirti al sicuro e protetto ma sai che potrebbe non essere così...perché entri con una fottuta paura che per quanto sia tutto tremendamente chiaro potrebbe non andare come deve essere!

...NON È FACILE...entrare in tribunale e leggere "la legge eguale per tutti " sapendo che non è cosi perché hai un bagaglio di processi e ingiustizie accadute in aule simili negli anni addietro.

...NON È FACILE...entrare in tribunale e sapere che quello è casa tua, è lo Stato, il tuo Stato e che anche lui non ha fatto i controlli che doveva, che anche lui ha chiuso tutte e due gli occhi ,che anche lui ti ha tradita!

...NON È FACILE...tornare la sera a casa dopo essere stata in tribunale e guardare in faccia tuo figlio che da 5 anni è senza il suo papà e non sapere cosa dire senza fargli pensare che NON È FACILE... NEANCHE PER ME!

(Giovanna Donato, mamma del figlio di Andrea Cerulli, vittima del crollo di Ponte Morandi)