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Diventa quindi realtà la possibilità per gli Infermieri di svolgere attività libero professionale anche presso strutture diverse da quella di appartenenza al di fuori dell’orario di servizio
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di Carmelo Gagliano*

La data del 31 marzo 2023 è una data storica per gli Infermieri italiani perché grazie al Decreto Legge n. 34, che ridisegna e anticipa quella che sarà la sanità del governo Meloni, sono stati superati il vincolo di esclusività e il cumulo di impieghi. Da oggi quindi agli Infermieri è riconosciuto il diritto a svolgere la libera professione così da mettere al servizio del cittadino tutte le competenze, capacità e opportunità di assistenza che sono patrimonio professionale di ogni infermiere.

La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche accoglie con soddisfazione le misure approvate dal Consiglio dei Ministri in materia sanitaria, inserite nel cosiddetto Dl Energia. In particolare, era da tempo auspicata l’abolizione strutturale del vincolo di esclusività per le professioni sanitarie, che consentirà agli infermieri dipendenti di esercitare la libera professione senza restrizioni di orario. Un primo passo per aumentare le ore di assistenza sul territorio, anche in considerazione dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Anche per i cittadini una grande opportunità….si avrà la libertà e il diritto di non dover essere obbligati a recarsi nelle strutture sanitarie per trovare le giuste risposte ai bisogni di assistenza ma poter ricevere al proprio domicilio le cure e l’assistenza da parte di infermieri specialisti. La cura delle lesioni cutanee, l’assistenza alla persona diabetica, con insufficienza respiratoria, portatore di stomia e molto altro ancora… Diventa quindi realtà la possibilità per gli Infermieri di svolgere attività libero professionale anche presso strutture diverse da quella di appartenenza al di fuori dell’orario di servizio: occorreranno pochi e semplici passaggi che vanno dall’apertura della partita IVA alla richiesta di autorizzazione all’amministrazione di appartenenza.

La portata storica di questo provvedimento di legge non deve però offuscare un altro importante dato che riguarda gli Infermieri: la carenza di personale nelle nostre strutture sanitarie. In Italia l’OCSE certifica una carenza di Infermieri pari a 65.000 unità di cui circa 1.200 in Liguria. E altro dato allarmante è la previsione da qui alla fine dell’anno 2027 il pensionamento di almeno 27.000 infermieri dal nostro sistema sanitario.

Il D.L. n. 34 contiene altre importanti misure per gli Infermieri: sul fronte della violenza viene accolta con soddisfazione l’intenzione di inasprire le pene per gli aggressori con la procedibilità d’ufficio anche in assenza di denuncia da parte dell’interessato, con pene che possono arrivare anche a sette anni di reclusione.
Altra importante notizia è l’incremento della tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive nei servizi di emergenza-urgenza, provvedimento atteso e speriamo anche veloce e rapido nel riconoscimento dell’indennità di pronto soccorso, arginando le fughe di personale e rendendo più attrattiva un’area decisamente in sofferenza, anche se non l’unica, del nostro SSN.

 

*Carmelo Gagliano, presidente Ordine professioni infermieristiche Genova